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Il finale della scorsa stagione per la Fiorentina è stato molto travagliato. I viola – dopo l’avvicendamento in panchina tra il dimissionario Pioli e Montella (alla sua seconda esperienza fiorentina) – non sono riusciti a centrare la qualificazione all’Europa League che era l’obiettivo fissato all’inizio dell’annata.

I risultati deludenti hanno creato un forte malcontento tra i tifosi che hanno protestato a tal punto da indurre la famiglia Della Valle ad accettare la proposta del magnate italo-americano Rocco Commisso, già proprietario dei New York Cosmos, oltre che del colosso della tv via cavo Mediacom.

Commisso ha rilevato la Fiorentina in tempi relativamente brevi, mettendo così fine alla gestione degli imprenditori marchigiani, durata ben 17 anni. L’avvento del tycoon nato a Marina di Gioiosa Jonica, in Calabria, ed emigrato negli States quando era ancora un bambino insieme alla sua famiglia, ha riportato un grande entusiasmo nel capoluogo fiorentino. Al suo arrivo all’aeroporto di Peretola, Commisso – che in passato aveva già provato ad acquistare il Milan e poi aveva fatto altri tentativi per la Fiorentina – è stato accolto da centinaia di tifosi in festa che vedono in lui l’uomo giusto per rilanciare le ambizioni del club gigliato. Oltre ad aver assicurato di voler trattenere il richiestissimo Federico Chiesa (“Non farò lo stesso errore che è stato fatto in passato con Roberto Baggio” è stato il suo monito durante la prima conferenza stampa da presidente viola) Commisso ha garantito di voler allestire una squadra competitiva. Per farlo si è affidato a Daniele Pradè, direttore sportivo che come Vincenzo Montella, ha da poco iniziato la sua seconda avventura con la Fiorentina.

Non è difficile immaginare che con Rocco Commisso al vertice la Fiorentina possa acquisire una dimensione internazionale. Servirà tempo poiché la squadra è pressoché da rifondare ma le risorse sembrano esserci (si stima che il boss di Mediacom abbia una fortuna di quasi 5 miliardi di dollari). L’obiettivo non è di certo lo Scudetto, ma la nuova dirigenza viola punta con decisione al rirtorno dei viola in Europa.

Un antipasto di calcio internazionale per i viola, ad ogni modo, ci sarà già a partire da quest’estate. La Fiorentina, infatti, parteciperà all’International Champions Cup, il torneo estivo amichevole che coinvolge le migliori squadre al mondo con un fitto calendario di match che vengono disputati in tutto il mondo. Dopo la fine del ritiro di Moena, in Trentino Alto-Adige, i viola partiranno alla volta degli Stati Uniti per misurarsi con i match dell’ICC che verrà inaugurata proprio da loro e sulla quale sarà possibile effettuare scommesse live. Primo avversario della squadra di Vincenzo Montella sarà il Chivas de Guadalajara. Il fischio d’inizio dell’incontro con i messicani è in programma il 17 luglio al SeatGeek Stadium di Bridgeview, nello stato dell’Illinois.

I toscani torneranno poi in campo il 20 luglio contro l’Arsenal, in una gara che rievocherà lo storico match dei sedicesimi di finale a Wembley contro i Gunners. Teatro della sfida sarà il Bank of America Stadium di Charlotte, in Carolina. L’ultimo impegno in International Champions Cup 2019 della Fiorentina, invece, è in programma il prossimo 25 luglio a Harrison contro i portoghesi del Benfica.

International Champions Cup: il calendario della Fiorentina


17 luglio 2019 – Fiorentina-Chivas Guadalajara, SeatGeek Stadium, Bridgeview.

20 luglio 2019 – Arsenal-Fiorentina, Bank of America Stadium, Charlotte.

25 luglio 2019 - Fiorentina-Benfica, Redbull Arena, New York.

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