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Rocco Commisso e Joe Barone. Foto: Luca Fanfani/Fiorentinanews.com
Rocco Commisso e Joe Barone. Foto: Luca Fanfani/Fiorentinanews.com

Due erano state le macro-scelte dell'estate 2022: affidare il centrocampo ad Amrabat, per le già note e non tecniche ragioni, e puntare in attacco sulla coppia Cabral (l'immediato sostituto di Vlahovic) e Jovic (l'occasione low cost proposta dal fidato Ramadani).

Due sono state le macro-smentite dell'estate 2023: il ritorno al regista anche per le bizze di Amrabat e la rivoluzione di un attacco che ha prodotto una trentina di gol, grazie al prezioso supporto della Conference League. 

A un anno di distanza da quelle scelte si può dire che chi storceva il naso lo faceva a ragion veduta e non con la volontà di danneggiare chissà cosa del clima in casa viola. L'ammissione di colpa è un'arte complicata ma se portata avanti con i fatti (in questo caso il mercato in questi due reparti) non ha bisogno di essere strillata ai quattro venti. Ben vengano allora le marce indietro, nella speranza che Arthur e Maxime Lopez diano quella fluidità che mancava alla manovra mentre a Beltran e Nzola il compito di bucare la rete con maggior frequenza.

 

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