Così è se mi pare – Ikone più in ritardo dei treni dei pendolari eppure...
Entrando in campo nel secondo tempo contro la Roma, Ikone ha raggiunto la bellezza di cento presenze con la maglia della Fiorentina. Anche se non sono tutte da titolare, si tratta comunque di un traguardo ragguardevole. Per la mia personalissima opinione, addirittura stupefacente.
Mi sono chiesto quante di queste presenze ricordi con Ikone protagonista positivo. Due? Tre? Vogliamo esagerare e arrivare a quattro? Certamente non di più. Un bilancio che definire deficitario è un eufemismo.
Svalutazione ‘generosa’
Secondo il sito specializzato transfermarkt.it, Ikone nel marzo 2020, quattro anni fa, quando brillava nel Lille, era valutato 40 milioni di euro. La Fiorentina lo acquistò nel gennaio del 2022 per circa 16 milioni. Oggi, sempre per il medesimo sito, la sua quotazione sarebbe scesa a 13 milioni. Una svalutazione di circa il 19% che mi sembra comunque molto generosa rispetto al rendimento del giocatore.
Tifosi indulgenti nonostante tutto
Sarà perché ha stampata sul volto quell’aria a metà tra il cane bastonato e il bimbo che si è appena svegliano da un sonno profondo. Sarà perché sotto il profilo professionale, per ciò che in questi anni abbiamo visto in campo e fuori, non gli si può contestare niente. Fatto sta che i tifosi viola sono molto indulgenti con le sue piroette che finiscono col perdere il pallone o ruzzolare per terra o con i sui passaggi indietro di cui penso detenga il record mondiale.
Ricordo di aver sentito rumoreggiare lo stadio spazientito nei confronti di Tello, di Gil Dias, di Eysseric, di Callejon che non hanno neanche sfiorato le cento partite nella Fiorentina. Tello cacciato dopo 56 presenze, Dias dopo appena 28, Eysseric dopo 52, Callejon dopo 55. Eppure nessuno di loro ha contribuito quanto il francese agli insuccessi viola. Sento e leggo di tifosi che ancora sostengono che il giocatore vada aspettato. Purtroppo Ikone è più in ritardo all’appuntamento con le buone prestazioni dei treni dei pendolari.