Le nostre PAGELLE: Ecco chi è Ranieri, oggi vi è arrivata la risposta. Christensen bene anche in Ungheria, disastro sugli esterni
Christensen: 7 Doppia e bella parata al 33', quando il Ferencvaros si affaccia seriamente per la prima volta nel match. Preso un gol, non certo per colpa sua, è pronto anche sulla conclusione ravvicinata di Katona che avrebbe, probabilmente, chiuso i conti.
Kayode: 5,5 Viene messo nel mezzo in occasione dell'1-0 del Ferencvaros. Soffre su Marquinhos.
Milenkovic: 6 Non impeccabile come posizionamento sul vantaggio biancoverde. Sfiora però il pari con un colpo di testa che finisce fuori davvero per pochissimi centimetri. E poi la tocca anche sull'angolo in cui la Fiorentina trova il pari.
Ranieri: 8 Dopo la sua frase pronunciata a Paredes ("Sei un miracolato"), molti tifosi della Roma hanno provato a prenderlo in giro, dicendo: “Ranieri chi?”. Ecco chi è, un centrale affidabile, forse il migliore che c'è in rosa, e che è anche in grado di realizzare gol pesanti, pesantissimi, per evitare alla squadra una sconfitta che sarebbe stata gravissima, perché avrebbe costretto i viola a fare altre due partite di play off in un momento già pieno zeppo di impegni.
Parisi: 5 La deviazione di Milenkovic mette Zachariassen nelle condizioni migliori per poter depositare in gol. Dalle sue parti però c'era proprio l'ex esterno empolese, che gli regala quel metro di troppo che costa caro alla Fiorentina. Un periodo non molto fortunato per lui.
Lopez: 5 E' lui, con un tocco certamente involontario, ad innescare l'azione dalla quale parte il gol degli ungheresi. Non brilla, purtroppo, in fase di organizzazione della manovra.
Mandragora: 5 Si fa ammonire (per colpa di Brekalo a dire il vero) e poi impegna il portiere avversario. Primi minuti vissuti da protagonista in tutti i sensi. Fuoco di paglia che lo conduce al ritorno ai suoi standard, quelli da giocatore che non incide. Nzola: 5 Riesce a sbagliare un gol da posizione più che favorevole, finendo per essere sbeffeggiato anche dai tifosi avversari.
Gonzalez: SV. Ikone: 4 Entra e litiga subito con il campo e con se stesso. Vanifica un bel passaggio smarcante di Beltran con un controllo di palla non da calciatore professionista. Riesce con una costanza sconcertante a fare sempre la scelta e la giocata sbagliata.
Barak: 5,5 Paradossalmente meglio e più utile da mediano piuttosto che da trequartista (non fa molto davanti). Serve per tenere gli equilibri in un momento in cui la squadra è a spiccata trazione anteriore.
Brekalo: 4 Prova di straordinaria inutilità ed evanescenza, salvo una mezza conclusione dalla distanza. Kouame: 6 Almeno è vivo, combatte e si mette a spizzare palloni che poi diventano anche pericolosi (leggi sponda per Nzola).
Beltran: 5,5 Inventa per Kouame che spreca. Gira molto largo dalla porta, il che non gli consente di finalizzare. Pronto ad entrare nella manovra della squadra ma non crea, assist per il francese a parte.
Italiano: 6 Essenzialmente per il fatto che la Fiorentina la sua missione l'ha compiuta, ovvero quella di portare a casa un punto e la qualificazione al primo posto nel girone. Ma la prestazione della squadra è stata tutt'altro che esaltante.