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Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato dell'interesse della Fiorentina per Agustin Urzi, talento argentino del Banfield. Per approfondire il tema legato ai calciatori del Sudamerica, Fiorentinanews.com ha contattato in esclusiva Gianfranco Cicchetti, agente Fifa ed esperto di calcio sudamericano.

Cominciamo proprio da Urzi: che tipo giocatore è?

"L'argentino è un giovane talento di cui sentiremo parlare a lungo. Classe 2000, piede mancino vellutato, è un attaccante esterno tascabile molto tecnico e sgusciante, che il Banfield sta mettendo in mostra e valorizzando con grande cura. Costa una decina di milioni di euro e piace a tanti club europei, tra cui anche Roma e Inter. Ha passaporto comunitario, il che potrebbe rendere l'operazione più facile da attuare. In prospettiva potrebbe essere un colpo importante".

Quali sono i talenti più emergenti del Sudamerica e chi può fare al caso della Fiorentina?

"Il club viola ha sempre pescato in Sudamerica, qualche volta con ottimo profitto, altre con alcuni flop. Personalmente mi sentirei di consigliare questi giovani elementi: Matheus Henrique, centrocampista classe '97 del Gremio, già nel giro della Seleçao brasiliana; Lincoln, attaccante brasiliano classe 2000 del Flamengo e della nazionale verdeoro U20, a mio avviso un potenziale craque; Matias Zaracho, trequartista classe '98 del Racing Avellaneda, uno dei migliori prospetti del campionato argentino, clausola rescissoria da 18 mln di euro; Adolfo Gaich, centravanti classe '99 del San Lorenzo, un vero e proprio 'tanque', il nuovo Martin Palermo; Santiago Rodriguez, trequartista classe 2000 del Nacional Montevideo e uomo nuovo del calcio uruguaiano; Marcos Lopez, terzino sinistro peruviano classe '99 del San Josè Earthquakes, considerato l'erede di Juan Manuel Vargas; Jan Hurtado, attaccante venezuelano classe 2000 del Boca Juniors".

Per la Fiorentina Pedro è e resterà un mistero. Cosa è successo in quei sei mesi? In futuro potrà tornare a Firenze?

"Mi sarei aspettato molto di più da Pedro, ero pronto a scommettere la scorsa estate che si sarebbe imposto nel nostro campionato. Invece, come qualche volta accade per i giovani talenti sudamericani, non si è ambientato e non ha reso per quanto pagato e per quanto valeva. Complesso capire le cause: a mio avviso è mancato il tempo e lo spazio di utilizzo. La Fiorentina aveva fretta, il calciatore non ha ricevuto e forse meritato fiducia, l'investimento è stato così improduttivo. Spesso il calcio è vorace, non ti aspetta. In Brasile avrà modo e tempo per rilanciarsi, ma credo che sarà quasi impossibile rivederlo a Firenze in futuro. L'obiettivo minimo del club viola sarà innanzitutto quello di non fare minusvalenza a bilancio, recuperando l'investimento fatto l'estate scorsa".


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