Ritorni a FN: "Con Angeloni e la Fiorentina abbiamo puntato su Kayode. L'esperienza in Serie D a 16 anni importantissima per il ragazzo. La Juventus l'ha scartato? Vi dico che..."
Andrea Ritorni da 30 anni lavora nel settore dello scouting ed ha collaborato in società blasonate come Juventus, Siena, Parma, Spezia, Siena, Salernitana anche come Capo dello Scouting nelle ultime due. Da tre anni è Capo Scout della Vigo Global Sport di Claudio Vigorelli.
Ritorni ha il merito di aver scoperto il difensore viola Michael Kayode, arrivato nel 2021 alla Fiorentina dal Gozzano, fresco di rinnovo di contratto fino al 2028 con la società di Commisso. Fiorentinanews.com ha contattato Ritorni per farsi raccontare tante tappe del viaggio fino al grande traguardo raggiunto nella giornata di ieri.
Ci racconta l’evoluzione del processo di crescita di Mike, il suo lavoro con Aquilani e come si è arrivati alla splendida giornata di ieri?
"Ebbi una soffiata da un mio collaboratore su un giocatore del Casale, e come spesso capita, quando si va per vedere un giocatore se ne scopre un altro. Come mi capitò per Zaza quando militava nel Valdera nel 2005. La partita era Gozzano-Casale, vidi un ragazzo con una fisicità e un atletismo fuori dal normale, procurò un rigore e salvò un gol sulla riga di porta. Pensai: ‘Cavolo, questo è forte’. Mi promisi di andarlo a rivedere, dopo un po’ di tempo. Così feci quando il Gozzano giocava contro l’Imperia, e mi dissi: ‘Questo è giocatore, ha un motore che non ha nessuno, con margini di miglioramento ampissimi’. Parlai con la famiglia e iniziammo il nostro rapporto. Il Gozzano non si iscrisse al campionato, sul giocatore c'erano diverse squadre tra cui il Parma. Ne avevo parlato con il direttore Angeloni, la Fiorentina lo seguiva e decidemmo di fare questa scommessa insieme. Kayode è arrivato alla Fiorentina a parametro 0 perchè il Gozzano non si iscrisse al campionato di Serie C”.
Un'annata essenziale per la crescita del calciatore quella in Serie D. Quanto è importante per i giovani mettersi in gioco in realtà e contesti da subito probanti?
“L’anno in Serie D è stato importantissimo, basilare. Ha giocato 34 partite segnando 2 gol, da titolare. Ora ha 19 anni, ai tempi ne aveva 16. Bisogna ringraziare il Gozzano e mister Soda, così come il vice Carlo Caramelli, che non hanno esitato a metterlo dentro. Si vedeva che aveva una marcia in più. Gioca a destra ma anche a sinistra, benchè sia un destro naturale. Nel suo percorso di crescita il passaggio in D è stato importantissimo e sarebbe importante per tanti, ma non è facile. È stato un puzzle tornato benissimo, non sempre va così, ci sono tante variabili in gioco. Diciamo che quello che riguarda Mike è stato un lavoro di squadra perfetto”.
È vero che in passato è stato scartato dalla Juventus?
“Confermo che è stato scartato dalla Juventus prima di arrivare al Gozzano. Con l'esperienza ho imparato che i giocatori vanno saputi aspettare. L'importante è metterli sempre in realtà dove ci sono bravi istruttori e una buona dirigenza. Nel percorso di Mike tutte le cose sono andate per il verso giusto. La sua famiglia è stupenda, i genitori sono persone fantastiche, il fratello un bravissimo ragazzo. Voglio metterlo in chiaro perchè tutto nasce da lì”.