Riuscirà la Fiorentina ad andare in Europa League?
Nella stagione 2023/2024 uno dei temi principali è stata la possibilità, grazie al ranking uefa, di ottenere una quinta squadra italiana in Champions League. Anche se la vittoria del campionato è ormai andata all’Inter di Simone Inzaghi, resta accesa la corsa per i piazzamenti europei.
Ed è, tra le altre cose, molto interessante. Ad oggi è molto probabile che, come accennato, la quinta classificata (al momento la Roma di Daniele De Rossi) acceda alla competizione regina, la Champions League. Questo lascerebbe due posti liberi per l’Europa League, uno per il sesto classificato, e uno per qualsiasi squadra dovesse vincere la Coppa Italia, per cui la Fiorentina è in corsa (si disputerà a breve la gara di ritorno delle semifinali, contro l’Atalanta). Alla settima classificata, invece, spetta l’accesso in conference league. Nel corso della stagione, in linea di massima, le prime dieci squadre del campionato italiano sono state divise in due gruppi: un gruppo di testa, capitanato dall’Inter, prossima a vincere lo scudetto, inseguita da Milan e Juventus. Dietro, cinque sei squadre, si sono alternate nelle posizioni che valgono l’accesso alle coppe europee, fra periodi positivi e meno positivi. Da questo gruppo si è recentemente staccato il Bologna, ormai saldamente al quarto posto, e che potrebbe anche sognare di superare la Juventus, che è in un momento molto negativo (una sola vittoria nelle ultime nove partite, la peggior striscia di risultati in oltre vent’anni). Le quote per le scommesse calcio sulla classifica del campionato di Serie A quest’anno saranno sicuramente interessanti.
Tra le squadre citate sopra, ovviamente, c’è la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Ad oggi la Viola si trova a otto punti di distanza dalla Roma, quinta. Ma, va detto, non sta vivendo un momento positivo, a differenza delle sue rivali dirette. La squadra sembra aver mollato la presa, almeno sul campionato. A questi problemi si aggiunge un mercato di gennaio assolutamente insufficiente, dove i tentativi fatti per Albert Gudmundsson del Genoa non sono andati in porto. Trattativa finita nel nulla dopo giorni di rilanci improduttivi, che hanno lasciato la Fiorentina scoperta in un ruolo nevralgico per il gioco di Italiano, come quello dell’esterno sinistro. La Fiorentina ha vinto a Salerno nell'ultimo turno, ma dà l’impressione di non essere una squadra concentrata. Continue sviste difensive, che portano a perdere punti; scelte sbagliate, come se mancasse l’ossigeno, nella trequarti avversaria, e la conseguente sterilità della manovra offensiva, che le spalle del Vichingo, Lucas Beltràn, non sono sufficienti a reggere. I soli Faraoni e Belotti, arrivati a Gennaio, pur essendosi rivelati acquisti abbastanza utili, non sono un puntello sufficiente per una squadra che comunque gioca tre competizioni, e che quindi ha bisogno di una rosa lunga, per essere competitiva su tutti i fronti.
A prescindere dalla qualità della rosa, che comunque soprattutto in certi reparti è assolutamente carente, sembra proprio che la squadra viola sia vittima di un blocco psicologico. Non è un caso che la Fiorentina abbia sbagliato cinque rigori nel solo 2024, tutti di fila, con quattro tiratori diversi (Ikone, Biraghi, Nico Gonzalez, Bonaventura). La tragedia accaduta a Joe Barone sicuramente non ha contribuito ad alleggerire gli animi. Sembra questa la principale differenze rispetto alle rivali: l’Atalanta dopo aver iniziato la stagione arrancando, è in un buono stato di forma ormai da mesi, e sta tenendo un buon ritmo, forte anche della fiducia dovuta ai buoni risultati europei. La Roma dopo aver esonerato Jose Mourihno sta tenendo ritmi da grande squadra, esprimendo finalmente un gioco che esalti i suoi giocatori, e dimostrandosi una squadra anche matura e forte mentalmente, A dimostrarlo proprio la recente partita con la Fiorentina, che i Giallorossi hanno acciuffato per i capelli pareggiand al 95esimo, in pieno recupero, dopo un ormai tipico errore dal dischetto della squadra gigliata. Non da ultimo la Lazio, dopo le dimissioni di Sarri e l’arrivo di Igor Tudor, sembra star riprendendo fiducia, e si sta facendo sotto per un posto in Europa. Considerando la qualità della rosa della squadra biancoceleste, sicuramente superiore a quella della Fiorentina, soprattutto in attacco, sarebbe sbagliato non considerarli rivali, probabilmente favoriti, per un posto in Europa. In conclusione sarebbe sbagliato non considerare il Napoli un candidato papabile: la stagione dei campioni d’Italia è stata senza mezzi termini fallimentare, ma lo scorso campionato è lì a dimostrare la qualità della rosa a disposizione di Calzona.
Insomma, sarà sicuramente interessante vedere quali saranno gli esiti della stagione. La Fiorentina se la gioca, ma è chiamata a farsi forza e a ritrovare la tranquillità per giocare al massimo dei suoi mezzi fino in fondo le competizioni a cui ha preso parte e in cui può sicuramente dire la sua.