Un quadro di incertezza dipinto intorno al Franchi. Il diniego della Fiorentina e il rischio di andare oltre il 2028
La convenzione firmata tra Comune di Firenze e Fiorentina prevede che il 31 maggio 2025 il club viola lasci lo stadio Artemio Franchi.
La Fiorentina non vuol traslocare
Il club viola però per il momento non ha dato segnali di avere voglia di traslocare e andare a giocare al Padovani, soluzione questa che avrebbe permesso alla Fiorentina di restare a Firenze e contemporaneamente di liberare lo stadio per portare a termine i lavori previsti in maniera abbastanza celere.
Tecnici di Palazzo Vecchio all'opera
I tecnici di Palazzo Vecchio, si legge sul Corriere Fiorentino, in queste settimane stanno analizzando come poter consentire ai gigliati di restare a giocare nella loro storica casa per la durata di tutti i lavori. Questa permanenza al Franchi determinerà l’allungamento dei tempi di esecuzione delle opere e l’aumento dei costi delle stesse.
I soldi mancanti
A oggi, per terminare tutto il progetto di rifacimento, mancano i 55 milioni definanziati dal governo più, stando al quadro economico, un’altra dozzina. I 55 milioni però sono tornati a disposizione della Città Metropolitana di Firenze e il Comune è in attesa che Roma accolga la proposta di destinarli a progetti già finanziati da Palazzo Vecchio, affinché possa poi dirottarli proprio sullo stadio. Gli altri andranno trovati.
Incertezza sui tempi
C'è un quadro di incertezza che avvolge il Franchi e il rischio che i lavori si prolunghino oltre il 2028 è più che un’ipotesi. Teoricamente le opere finanziate coi fondi del Piano nazionale complementare al Pnrr devono essere ultimate entro il 31 dicembre 2028, ma l’Italia è il paese delle proroghe.
