Nel giorno del 98° compleanno la Fiorentina si regala una serata thriller. Rischia una Corea ma, grazie alle manone di De Gea, al piede caldo di Kean, alla freddezza dal dischetto e – ammettiamolo – a una generosa dose di fattore c…, alla fine passa il turno con un finale di partita da assediati che barcollano ma non mollano. 

Piegata la “corazzata” Puskas Akademia. Una società nata come settore giovanile di un’altra squadra solo 19 anni fa, che non ha storia, non ha talenti, non ha neanche tifosi (si sentivano solo quelli della Fiorentina). Il gioco dei viola è ancora una volta di una tristezza assoluta. Calma piatta davanti, latitanza a centrocampo, pasticci in difesa. Dove non arrivano i riflessi di De Gea, ci pensano palo e traversa. Poi Kean ha un sussulto. Fa il prepotente col suo marcatore, gli strappa il pallone, si invola verso la porta della Puskas e siringa Pécsi. Sembra fatta. Gli avversari sbandano, i loro assalti perdono intensità. Vittoria forse immeritata ma determinante. Invece non è questo il finale previsto dalla Dea Eupalla (come la chiamava il grande Gianni Brera). Fallo da rigore e espulsione di Ranieri. Pareggio e supplementari con la Fiorentina in dieci. Doppio giallo per Comuzzo. Squadra in nove. 

Si esce dalla cronaca e si entra nell’epica. Fort Viola resiste agli assalti e il passaggio del turno si gioca lanciando il dado dei rigori sul manto verde. Per la Fiorentina esce un 5, per i magiari il 4. Mentre l’adrenalina per una possibile clamorosa e umiliante eliminazione si annacqua, si pensa già al sorteggio di domani e ai prossimi avversari in Conference. E pure al finale di mercato. Servirebbe ancora qualche innesto per migliorare la squadra, diciamo una dozzina. Non sarà così, ovviamente. Ma mostrateci a cosa equivale davvero il sostanitivo “ambizione”.

De Gea – 8 – Fra i pali prende tutto, tranne il rigore. Ma lo fa nella sfida finale dal dischetto consacrando il passaggio del turno.

Pongracic – 2 – Ne combina di tutti i colori, anzi soprattutto di colore… giallo. Catastrofico.

Kean – 7,5 – Il suo compito è fare gol. Siccome non gli arriva un pallone giocabile, lo strappa dai piedi dell’avversario e segna creando l’illusione di una partita vinta.

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