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E' un bel dilemma il mercato della Fiorentina, c'è poco da dire ma d'altronde il club gigliato si porta dietro i problemi e gli errori irrisolti della scorsa estate. Tralasciando le tempistiche e l'abitudine ad agire sempre e solo nel finale della sessione, di certo c'è che un nome pronto, almeno per l'attacco, la dirigenza viola non ce l'aveva perché altrimenti parleremmo d'altro, arrivati al 17 gennaio. Sul pratico però le difficoltà ci sono perché da un lato c'è la voglia di puntare su giocatori certi, utili a lungo termine e quindi costosi o difficili da convincere, se non agli sgoccioli della sessione; dall'altro ci sono nomi più raggiungibili che però non soddisfano a pieno. Sarà anche per questo che per Andrea Conti si preferisce aspettare che il Milan abbassi le pretese, perché evidentemente non ritenuto pedina irrinunciabile. Mentre per calciatori come Gomez o Caicedo l'esigenza è quella di arrivare alle battute conclusive, dove soprattutto l'argentino potrebbe non avere altre scelte, oltre alla tribuna dell'Atalanta.


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