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Nel bel mezzo della sosta per le nazionali, momentaneamente contraddistinta principalmente da casi extra-campo, l’ultimo fresco ricordo della Fiorentina è dolcissimo. E tra i protagonisti di un’ottima vittoria a Napoli c’è indubbiamente Fabiano Parisi. E non (soltanto) per l’errore del momentaneo pareggio azzurro, perché non è una sbavatura a cancellare una prestazione straordinaria, frutto di una crescita culminata al ‘Maradona’ e che non accenna a fermarsi.

L’ex Empoli, come previsto e prevedibile, si gioca continuamente il posto con Biraghi. Non è, quindi, una lotta alla titolarità, bensì un’opportunità da applicare in base alle caratteristiche dell’avversario e al momento di forma. Le prime tracce delle sconfinate potenzialità del classe 2000 arrivano nel successo contro l’Atalanta ed emergono tutte nelle ultime settimane, dove peraltro il capitano viola non era al top. E le possibilità di confermarsi non mancheranno.

Dodô è una perdita dolorosa per la Fiorentina, compensata però dalla chance di valorizzare al meglio Parisi offrendogli più spazio; quando si dice, fare di necessità virtù. Una situazione che apre la strada a una maggiore continuità, in un ottimo momento per il numero 65 viola. E in generale per la batteria di terzini a disposizione di Italiano; anche sull’altra fascia, con Kayode, c’è tanta gioventù sulla quale lavorare.

Corsi: "Parisi è un grande giocatore. Con Italiano ha già fatto un salto di qualità rispetto all'anno scorso"
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