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Terracciano: 6 Quattro tiri verso la sua porta, tre gol e una parata non facilissima. Onestamente non ce la sentiamo di criticarlo per le reti prese, perché non erano parabili. Qualcuno forse avrà da ridire sulla terza rete del Maccabi, ma guardate dove finisce la palla e poi…

Kayode: 6 La sua prima discesa sulla fascia è di quelle giuste, perché dal suo piede parte il cross morbido per la testa di Nzola. Fa bene a coprire una zona rimasta sguarnita nella retroguardia viola, però su Kinda è quantomeno superficiale: perde quel metro in partenza che gli costa (e ci costa) caro. Viene spesso a creare superiorità numerica sulla destra, a maggior ragione quando il Maccabi resta in inferiorità numerica. 

Milenkovic: 5 Seccato da Seck…è lui che marca il difensore del Maccabi sull'azione dell'1-1. Dal fatto che la palla sia finita in fondo al sacco si evince chiaramente che la sua marcatura non sia stata giusta in questo caso. Si fa anticipare di testa da Pierrot che dà il via all'azione del 3-2 degli israeliani. E poi completa l'opera con un'ammonizione che gli costerà pure una squalifica. 

Ranieri: 5,5 Si fa saltare da Khalhaili con troppa facilità, un qualcosa che non è da lui. Poi il giocatore del Maccabi è bravo a mettere la palla a fil di palo, ma quello è un altro discorso. Un'azione questa che incide sulla sua prestazione. 

Biraghi: 6 Bene l'inserimento e l'assist per la rete di Mandragora. Magari si poteva osare di più e anche prima, perché è con questo tipo di azioni che il Maccabi andava in netta crisi. 

Mandragora: 6,5 Segna di destro e su assist di Biraghi, un incrocio di combinazioni quasi irripetibile. Scherzi a parte ad un primo tempo in cui è stato deficitario, ha fatto seguire una ripresa in cui ha preso coraggio ed è stato premiato così. Barak: 7 Abbiamo rinominato la Conference League, ‘Coppa Barak’. Ed è effettivamente così. Ancora una volta ha deciso le sorti europee della squadra regalando il gol-vittoria che consente alla Fiorentina di poter affrontare il ritorno con molta più tranquillità.  

Duncan: 5,5 C'erano sia il campo che le condizioni atmosferiche per esaltare le sue doti di lottatore. In realtà ha faticato e non poco ad imporsi. Bonaventura: 6 Ci prova pervicacemente dalla distanza, ma con scarsi risultati. Ci mette lo zampino nell'azione della rete decisiva di Barak. 

Ikone: 5 Primo tempo onestamente sconcertante. Secondo tempo leggermente meglio, ma resta molto al di sotto degli standard richiesti. Sottil: SV

Beltran: 7 Realizza un gol con una giocata degna di un grande giocatore di calcetto (il tiro di punta è tutt'altro che facile da fare). Ne sfiora un altro con un colpo di testa di poco fuori. Crescita esponenziale dell'argentino nella ripresa che diventa un vero uomo a tutto campo.  

Gonzalez: 6 Può fare di più, ma non si tira indietro neanche su di un campo che lo penalizza. Preferiamo però vederlo a destra dove i suoi inserimenti fanno male. 

Nzola: 6,5 Se c'era qualcuno che aveva molto da dimostrare e che era sotto esame, era proprio lui. Stavolta è bravo a tramutare la prima palla toccata in gol, un vero Re Mida in versione calcistica, almeno in questa circostanza. Fa da sponda e permette a Beltran di penetrare in area avversaria per il 2-2. Nel mezzo e intorno a questi episodi ci sono però tanti limiti, i soliti. Talvolta stoppare un pallone diventa un'impresa ciclopica. Belotti: 6 Non ha molto tempo per incidere, però ci prova. 

Italiano: 6 Ci sono due Fiorentine: una, quella che attacca e che è nettamente superiore al Maccabi. L'altra è quella che difende e che lascia spazi e chance che non si possono spiegare. Su questa fase c'è ancora molto, molto da fare. 


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