Commisso: "Mi hanno dato del mafioso, un proprietario come Cairo come può far pubblicare questa roba? Ma che vale il Torino?"
Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha parlato della gestione della squadra fatta da quando è arrivato a Firenze.
“A me non piace affatto licenziare in questo lavoro - ha detto Commisso - anche qui alla Fiorentina ci sono stati pochissimi casi. Perlopiù è successo con allenatori, capita nel calcio”.
E poi: “È una cosa incredibile per quanto sia difficile. Qui la Fiorentina non si lascia mai: c’è un costante problema con giornali, radio, organizzazioni… non si finisce mai di parlarne. Mi fanno più articoli sulla Viola in una settimana che sulla Mediacom in un anno. Ci devono essere i risultati, adesso vediamo cosa succede tra due settimane. Vorranno mandarmi via se non vinciamo…”.
Sulle passate vicende legate a La Gazzetta dello Sport: “Due anni fa mi hanno dato di mafioso, io ho querelato e la faccenda ancora non è finita. La cosa che mi ha alquanto sorpreso è che i giornalisti fiorentini, al tempo, non hanno fatto niente… Ma poi un proprietario come Cairo, presidente del Torino, può mettere queste robe sui giornali? Non è accettabile. Anche ieri, che ho aperto il giornale dopo la vittoria della Fiorentina, c’erano Juve, Inter, Milan… e un piccolo ritaglio sul Torino. Ma che vale il Torino? Ci sono tanti proprietari americani in Italia. Friedkin, quello del Genoa… ma su nessuno di questi la Gazzetta ha fatto roba simile. Speriamo che il Toro paghi sul campo”.
Una battuta sui giocatori della Fiorentina: “Quando loro non erano neanche nati, io già giocavo a calcio. Ma non ero bravo, ho lasciato a loro il compito”.
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