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Lorenzo Amoruso, ex viola, ha commentato a Radio Bruno Toscana la vittoria della Fiorentina contro il Verona, in particolare la tripletta di Kean:

L'entusiasmo a Firenze è un po' da tenere a freno perché manca ancora qualcosina alla Fiorentina di Palladino. Ci sono troppe squadre in alto in classifica e una situazione in Serie A poco chiara. Se si batte anche Como e Inter a quel punto si può iniziare a credere in qualcosa…”.

“Affrontare l'Inter in casa da ‘concorrente’ sarebbe una cosa grande, ma aspettiamo prima di parlare di certi traguardi. La Lazio è in cima alla classifica e non so come sia possibile, il Milan invece è più indietro, insieme al Bologna di Italiano, che però non mi convince”.

Poi su Kean

Voliamo bassi con i paragoni. Kean non è Batistuta, chi lo ha avuto come compagno diceva che aveva una forza e una voglia pazzesca, cercava sempre e solo il miglioramento. Bati era già un trascinatore con il suo atteggiamento, Kean invece è nato quasi come un predestinato, il primo 2000 a segnare in Serie A e tanti altri record. Ha avuto un'evoluzione strana, anche a causa di alcuni allenatori, che non voglio citare, ma dobbiamo riconoscergli anche qualche lato negativo, del suo carattere. Kean però è diventato un punto di riferimento perché fa giocare tutti bene, migliora le prestazioni di tutti i suoi compagni. Senza voler criticare Kouame, ma quando gioca lui la Fiorentina non è la stessa. Kean fa un lavoro da rompiscatole, prende le scarpate, valorizza i passaggi dei centrocampisti e le sgroppate degli esterni”. 

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