Dopo la conferenza stampa di Spalletti, l'ex responsabile dell'area tecnica della Fiorentina, Pantaleo Corvino, era su tutte le furie. L'aver tirato in ballo la Primavera del Lecce che ha vinto lo scudetto di categoria con undici stranieri in campo è un riferimento, per lui, totalmente fuori luogo. 

“Il mio è un grido di dolore - Corvino rilascia queste parole al Corriere dello Sport - In tutte le trasmissioni mettono in evidenza il risultato della nostra Primavera, come se fossimo il male assoluto, l’origine del fallimento della Nazionale. Ma stiamo scherzando? Io l’untore? Questa demonizzazione del Lecce è un insulto all’intelligenza. Io non sono l’untore e il nostro è un modello che andrebbe seguito”.

E poi: “Corvino non è il problema, io mi considero una soluzione. In altri tempi, quand’ero a Casarano, tirai fuori Miccoli, a Lecce Pellé, a Firenze Chiesa. Casarano campione d’Italia Berretti. Lecce sette titoli, Fiorentina, cinque. Certo, puoi pure aggiungere Vucinic, Ledesma, Vlahovic. Sono in questo mondo da quasi 50 anni, 700 partite in A, forse qualcosa avrò capito, che dici?”.

E a Firenze è arrivato anche in Champions: “Per quattro edizioni. Ho fatto la B cinque volte, ho dovuto vincere tutti i campionati e adesso mi sento dare dell’untore. Non devono venire a rompermi i coglioni. Conosco la base, ho fatto il responsabile del settore giovanile, il supervisore, quanti miei colleghi possono vantare lo stesso percorso?”.

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