Andreaggi a FN: "Con Barone era nata un'idea importante dopo il nostro primo incontro. Credo che Joe abbia vissuto la mia stessa situazione..."
Il cantautore e tifoso della Fiorentina, Lorenzo Andreaggi, avuto modo di conoscere e avere un rapporto professionale con l'ex dirigente viola, Joe Barone. Un incrocio del quale parla in questa chiacchierata con Fiorentinanews.com.
Come ha conosciuto Joe Barone?
"E' successo il 25 febbraio del 2021 al Centro Sportivo Davide Astori perché avevo fissato un appuntamento con tutta la dirigenza viola per portare loro una copia del mio primo album realizzato con Narciso Parigi, dal titolo “Italia, America e ritorno”. L’impatto è stato subito positivo. Mi sono reso conto che ci accumunava l’amore per Firenze, ma anche quello per il sud, dato che anche io ho origini calabresi. Il mio regalo gli piacque molto. Su specifica domanda, gli spiegai che la canzone “I magnifici undici” è una canzone dedicata alla Fiorentina”.
Ha avuto modo di raccontare a Barone la sua storia, soprattutto la profonda amicizia che la legava a Narciso Parigi?
“Ho avuto modo di raccontargli della mia amicizia con Narciso Parigi. Del resto ho passato giornate intere a parlare a casa sua. Barone rimase molto colpito dai miei racconti e del fatto che un musicista che ha portato Firenze nel mondo, avesse voluto passare il proprio testimone ad un giovane come me”.
Quali idee avevate in ponte per il prossimo futuro legate a Fiorentina e musica?
“Un’idea importante nacque durante il primo incontro. A Barone non piacque molto la canzone “I magnifici undici”. Mi disse che ci sarebbe voluta una canzone nuova per la Fiorentina, un brano in grado di far saltare i tifosi sugli spalti. Eravamo d’accordo sull’inno, deve restare quello di Narciso. Quindi l’idea nacque per una canzone a fine gara, dopo una vittoria dei viola. Mi chiese quindi di pensare ad un brano apposito, senza sostituire l’inno. Chiamai Sergio Salaorni, il produttore del disco che ho realizzato con Narciso Parigi, e due miei amici musicisti, Alessandro Innocenti e Dario Matina. Tutti e tre abbiamo scritto così “Questa è Firenze”. Confezionammo il tutto un ottimo arrangiamento e fissammo un secondo appuntamento presso lo Stadio dove mi accolse Alessandro Ferrari: avevamo fatto centro. Dopo due settimane, anche Joe Barone ascoltò la canzone. Finito il brano, mi disse che poteva certamente funzionare. La società stava cambiando logo e decise di aspettare, dunque la canzone uscì un anno dopo. “Questa è Firenze” è stata presentata il 26 settembre 2023 al Viola Park. Ho ricevuto molte critiche dai fiorentini per questa canzone, e dispiace un po’. Narciso mi diceva sempre che fare successo a Firenze ai fiorentini dava quasi noia. Meglio prima fare successo all’estero. Credo che anche Barone abbia vissuto la stessa situazione. Quando si propone qualcosa di nuovo a Firenze, c’è sempre la critica pronta. Con Barone ho avuto un grandissimo rapporto, così come con i ragazzi della Curva con cui mi sono confrontato per “Questa è Firenze”. Restyling dell’inno? No, non ne abbiamo mai parlato. Nel 1965 è già stato fatto un restyling da parte di Narciso stesso”.