Carlo Conti: "Commisso ci mette la faccia e i soldi, l'Inter sulla carta è imbattibile. Gonzalez rientra nella grande tradizione dei numeri dieci viola, come De Sisti, Antognoni e Baggio"
Il presentatore televisivo e grande tifoso della Fiorentina Carlo Conti ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport in vista di Fiorentina-Inter in programma questa sera in cui ha espresso il suo parere sulla gara, su alcuni giocatori viola e sul presidente Rocco Commisso.
“Commisso persona d'altri tempi”
Carlo Conti dichiara alla rosea: “Commisso è una persona d’altri tempi, un presidente vero, che ci mette la faccia e i soldi. Ce ne sono pochi ormai. È un imprenditore importante, entrato in un mondo a lui nuovo: diamogli il tempo per costruire qualcosa di importante, è difficile nascere e volare. Anche se già in questi anni qualche soddisfazione ce la siamo tolta. Mi sembra un anno particolarissimo, può succedere di tutto. Chi fa più la differenza? Quelli che finora sono mancati per infortunio, come Dodò o Nico Gonzalez, uno che per me rientra nella grande tradizione di numeri 10 viola, dal mio idolo d’infanzia De Sisti fino ad Antognoni e Baggio. Tornando al presente, confido soprattutto in Beltran, che possa adattarsi sempre di più al nostro gioco e al calcio italiano e di Italiano!”.
"Sarò allo stadio con Pieraccioni, Inter imbattibile sulla carta"
Prosegue: “Sarò allo stadio con Pieraccioni e i nostri figli. Sarà un test importante a cui noi arriviamo dalla delusione della Supercoppa, loro dall’entusiasmo di averla vinta. Se non altro abbiamo avuto più tempo per prepararci, un aspetto da non sottovalutare. Sulla carta l’Inter è imbattibile, ha 2-3 squadre oltre a quella che manda in campo, però il calcio è bello perché è imprevedibile”.
“Un centro sportivo come il Viola Park un tempo era impensabile”
E sulla sua presenza nella giornata di inaugurazione del Viola Park afferma: "Ero accanto a Commisso in una giornata storica. È un centro sportivo di altissimo livello, un tempo impensabile, che spero possa diventare una sorta di “fabbrica” di calciatori, preparati tecnicamente e con dei valori”.