Un poliedrico Gonzalez non basta. La Fiorentina per volare ha bisogno di altre ali
I primi impegni ufficiali della Fiorentina 2023-2024 hanno evidenziato come Nico Gonzalez sia sempre più l’uomo di riferimento della squadra di Italiano. All’argentino è richiesto un grande lavoro in entrambe le fasi e concessa parecchia libertà di movimento e scelta della posizione in campo. Gonzalez è una minaccia costante sui palloni aerei, in grado di riciclare anche traiettorie improponibili e svalvolate come il campanilone sbilenco di Duncan nella ripresa della sfida col Lecce, che stava per convertire incredibilmente in gol.
Gonzalez è l’anima della squadra, il rifinitore e si spera anche sempre più un giocatore decisivo in zona gol. L’argentino però non può bastare né tenere un certo tipo d’intensità nell’arco dei 90’ ma soprattutto la Fiorentina ha bisogno di tutt’altro contributo dagli altri esterni offensivi. Le prove a tratti ectoplasmatiche di Brekalo e Sottil hanno penalizzato e parecchio la Fiorentina, incapace di trovare qualcosa che possa anche solo avvicinarsi ad un piano B sulle corsie esterne.
Viene da chiedersi perchè si sia scelto di non intervenire sul mercato in un reparto in cui mancano tante reti, assist e giocate decisive alla Fiorentina. Da capire ancora quale sarà il destino, anche tattico, di Sabiri, mentre è manifesto come Kouame non possa certo interpretare il ruolo di esterno, almeno in determinati contesti e soprattutto con certe caratteristiche precise.
Non sorprende che la Fiorentina stia pagando anche l’assenza di un giocatore come Ikone, molto spesso confusionario e inconcludente ma anche capace di lampi e accelerazioni in grado di creare scompiglio e rompere lo spartito di partite chiuse e imbrigliate. Quel che è certo è che per schierare un 4-2-3-1 che poggia solidamente le proprie basi sull’impatto dei giocatori impiegati sulle corsie esterne, serviranno decisamente un livello e un’incisività diversi da parte di tanti giocatori viola.