Castrovilli: "A dodici anni stavo per smettere, ma ho fatto bene ad ascoltare mio nonno. La Nazionale è un sogno e sul fantacalcio..."
Gaetano Castrovilli, centrocampista della Fiorentina fresco di rinnovo fino al 2024, ha rilasciato un'intervista al programma radiofonico Passione Bari in onda su Radio Selene. Questi gli stralci più importanti della sua intervista: "Mio nonno Gaetano era tifosissimo del Bari. Avverare un suo sogno è stato qualcosa di emozionante per me, lui sarebbe impazzito nel vedermi indossare quella maglia. Penso che mi abbia guardato da lassù. Oggi gli direi che darò tutto per lui e la famiglia. Lui mi risponderebbe di stringere i denti e andare avanti così".
E pensare che Castrovilli avrebbe potuto anche dire addio al calcio: "Sono contento perché dopo tutti i sacrifici fatti finalmente mi vedo ripagato. A dodici anni stavo per smettere e lasciare tutto, vedevo la mia famiglia in difficoltà. Zio Nimbo, che mi accompagnava in auto ogni giorno da Minervino a Bari, e mister Gigi Nicassio mi hanno detto di non mollare. Mio nonno Gaetano mi ha sempre detto che avrei dovuto fare il calciatore e ho fatto bene ad ascoltarlo".
Castrovilli si sofferma anche sulla Nazionale e sulla situazione attuale del Bari: "Io lavoro come ogni giorno, è un sogno. Il Bari in C? Mi dispiace ma sono sicuro che tornerà presto dove merita. Mi scrivono tanti tifosi del Bari e sono contento, vuol dire che ho lasciato un bel ricordo". Chiosa finale sul fantacalcio, dove Castrovilli è stato tra le sorprese più grosse per rapporto qualità/prezzo: "Il primo che mi ha comprato è stato mio cugino, Antonio: mi ha pagato un fantamilione. Io non mi ero comprato, poi i compagni di squadra mi hanno tirato in ballo e ho deciso di fare il fantacalcio. Sta andando bene".
E pensare che Castrovilli avrebbe potuto anche dire addio al calcio: "Sono contento perché dopo tutti i sacrifici fatti finalmente mi vedo ripagato. A dodici anni stavo per smettere e lasciare tutto, vedevo la mia famiglia in difficoltà. Zio Nimbo, che mi accompagnava in auto ogni giorno da Minervino a Bari, e mister Gigi Nicassio mi hanno detto di non mollare. Mio nonno Gaetano mi ha sempre detto che avrei dovuto fare il calciatore e ho fatto bene ad ascoltarlo".
Castrovilli si sofferma anche sulla Nazionale e sulla situazione attuale del Bari: "Io lavoro come ogni giorno, è un sogno. Il Bari in C? Mi dispiace ma sono sicuro che tornerà presto dove merita. Mi scrivono tanti tifosi del Bari e sono contento, vuol dire che ho lasciato un bel ricordo". Chiosa finale sul fantacalcio, dove Castrovilli è stato tra le sorprese più grosse per rapporto qualità/prezzo: "Il primo che mi ha comprato è stato mio cugino, Antonio: mi ha pagato un fantamilione. Io non mi ero comprato, poi i compagni di squadra mi hanno tirato in ballo e ho deciso di fare il fantacalcio. Sta andando bene".
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