Amoruso a FN: "Badelj è l'uomo cardine della Fiorentina a centrocampo. Iachini buon allenatore, ma per puntare in alto potrebbe servire uno come Spalletti"
L'ex giocatore della Fiorentina Lorenzo Amoruso, nella diretta Instagram con Fiorentinanews.com, ha parlato anche di alcuni giocatori viola e della situazione allenatore:
Cosa ne pensa di Milenkovic e Pezzella? Come si spiega l'involuzione di quest'ultimo?
"Sono due giocatori molto simili, entrambi bravi in marcatura e di testa. Tuttavia nessuno dei due ha la capacità di impostare, quindi se si vuole aiutare i centrocampisti bisogna prendere un difensore coi piedi buoni. Per quanto riguarda Pezzella è vero che ha passato un periodo non bello, ma l'infortunio allo zigomo lo ha condizionato molto. Spesso e volentieri occorre anche un pizzico di fortuna: ci sono state partite in cui magari ha fatto molto bene e poi ha commesso un unico errore che però è costato il risultato. Se arrivasse un'offerta dal Napoli la valuterei".
Cosa ne pensa di Badelj? E sempre riguardo al centrocampo, Florenzi può essere un'opzione?
"Badelj arrivava da una stagione di panchina quasi totale, quindi ha faticato molto a riprendere i ritmi. Di certo il modulo non lo ha aiutato, ma di fatto è l'unico regista che ha la Fiorentina. Sia Montella che Iachini hanno provato a far giocare Pulgar in quel ruolo, ma non ha reso bene perché semplicemente non lo sa fare. Non so se Badelj andrà via, però so che ogni squadra importante ha un uomo cardine a centrocampo e il croato al momento è quello della Fiorentina".
Confermerebbe Iachini o punterebbe su un nome di maggiore notorietà?
"In questo momento è difficile capire cosa possa passare nella testa di Commisso. Di sicuro l'idea del presidente è quella di portare la Fiorentina a livelli alti, e Iachini non ha mai allenato squadre importanti. Da questo punto di vista la sua carriera parla per lui. Probabilmente è un tecnico più adatto a lottare per la salvezza o per la promozione dalla Serie B alla Serie A, ma forse per puntare in alto serve altro. Sul fronte allenatore la volontà di Commisso sarà decisiva. Tra Spalletti, Benitez e Emery al massimo prenderei il primo. Gli altri due non ce li vedo, anche perché in Italia servono allenatori italiani, ricordando sempre che sono tra i migliori al mondo".