Nardella a FN: "La Fiorentina ha perso il suo Sindaco, scherzosamente mi viene da pensare che Borja Valero possa essere il mio successore. Da quando gli ho dato la mia fascia tricolore..."
Da sindaco a Sindaco. La notizia del ritiro dal calcio giocato del centrocampista della Fiorentina, Borja Valero, non poteva certo lasciare indifferente il primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, che con lo spagnolo ha messo su alcune gag, con la consegna della sua fascia tricolore.
"L'addio al calcio professionistico di Borja Valero - dichiara Nardella a Fiorentinanews.com - ci rende tristi, anche se possiamo consolarci per il fatto che questo grande calciatore abbia scelto di vivere a Firenze con la sua famiglia. Ricordo bene gli anni in cui ha giocato per la Fiorentina e in molte occasioni mi capitava di vederlo in giro per la città. E questo lo rendeva ancora più simpatico, un fenomeno sul campo e una persona normale nella vita di tutti giorni. In questo mi ricorda un po' Davide Astori".
Nardella aggiunge: "Del resto Borja ha sempre avuto un carattere molto mite, simpatico, allegro, empatico e io nutro per lui simpatia e stima. Mi sarebbe piaciuto, come penso molti tifosi, vederlo ancora giocare ma a questo punto, non posso che augurargli di continuare a vivere nel mondo del calcio, in modo diverso, o comunque di avere tante altre belle soddisfazioni in altri campi, sempre qui a Firenze".
Diversi i siparietti che ci sono stati tra i due: "Da quando gli diedi per scherzo la mia fascia tricolore di sindaco - prosegue Nardella - in una delle tante occasioni in cui ci trovavamo (un evento alle Due Strade ndr) i tifosi cominciarono a chiamarlo 'Il Sindaco' e da allora non smisero mai. Scherzando, mi viene da pensare che, quando finirò il mio secondo mandato, potrebbe essere tra i candidati a succedermi e sarebbe sicuramente divertente. Scherzi a parte, sono contento che abbia scelto Firenze, come tanti altri calciatori che, dopo aver terminato la propria carriera professionistica, non abbiano troncato il loro rapporto con la città. Valga per tutti l'esempio di Gabriel Batistuta, che qui ha avuto sempre un punto d'appoggio. Questa città strega tutti per la sua bellezza ed è proprio vero che chi viene a Firenze diventa fiorentino, anche se arriva da paesi lontani".
Nardella conclude con il suo augurio personale al giocatore: "Tanti auguri Borja, in bocca al lupo, ci hai fatto vivere delle gioie che non dimenticheremo mai".
"L'addio al calcio professionistico di Borja Valero - dichiara Nardella a Fiorentinanews.com - ci rende tristi, anche se possiamo consolarci per il fatto che questo grande calciatore abbia scelto di vivere a Firenze con la sua famiglia. Ricordo bene gli anni in cui ha giocato per la Fiorentina e in molte occasioni mi capitava di vederlo in giro per la città. E questo lo rendeva ancora più simpatico, un fenomeno sul campo e una persona normale nella vita di tutti giorni. In questo mi ricorda un po' Davide Astori".
Nardella aggiunge: "Del resto Borja ha sempre avuto un carattere molto mite, simpatico, allegro, empatico e io nutro per lui simpatia e stima. Mi sarebbe piaciuto, come penso molti tifosi, vederlo ancora giocare ma a questo punto, non posso che augurargli di continuare a vivere nel mondo del calcio, in modo diverso, o comunque di avere tante altre belle soddisfazioni in altri campi, sempre qui a Firenze".
Diversi i siparietti che ci sono stati tra i due: "Da quando gli diedi per scherzo la mia fascia tricolore di sindaco - prosegue Nardella - in una delle tante occasioni in cui ci trovavamo (un evento alle Due Strade ndr) i tifosi cominciarono a chiamarlo 'Il Sindaco' e da allora non smisero mai. Scherzando, mi viene da pensare che, quando finirò il mio secondo mandato, potrebbe essere tra i candidati a succedermi e sarebbe sicuramente divertente. Scherzi a parte, sono contento che abbia scelto Firenze, come tanti altri calciatori che, dopo aver terminato la propria carriera professionistica, non abbiano troncato il loro rapporto con la città. Valga per tutti l'esempio di Gabriel Batistuta, che qui ha avuto sempre un punto d'appoggio. Questa città strega tutti per la sua bellezza ed è proprio vero che chi viene a Firenze diventa fiorentino, anche se arriva da paesi lontani".
Nardella conclude con il suo augurio personale al giocatore: "Tanti auguri Borja, in bocca al lupo, ci hai fatto vivere delle gioie che non dimenticheremo mai".
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