Così è se mi pare… - Dieci, cento, mille Comuzzo e quella straordinaria somiglianza con lo 'Zar'
Roccioso ma non falloso. Sempre concentrato. Costantemente col fiato sul collo dell’avversario. Pronto all’anticipo o al contrasto. Pietro Comuzzo pare proprio un bel difensore. Di quelli che danno fiducia all’allenatore, ai compagni e ai tifosi.
Alla Vierchowod
Ho scritto che mi ha riportato alla mente Vierchowod, con quale, a mio avviso, non condivide solo il nome. Ho ben presente che lo “Zar” aveva una velocità di base e una rapidità di intervento che Comuzzo non possiede. Però ne ricorda la ferocia agonistica unita all’attenzione tattica, la durezza dell’intervento coniugato con la precisione che evita di regalare troppi calci di punizione agli avversari.
Un vero giovane
Fra l’altro Comuzzo ha 19 anni, lo si può correttamente considerare un giovane calciatore in grado di migliorare le sue prestazioni. Mi fa sorridere chi considera “giovani” giocatori di 24/25 anni. A quell’età, all’estero, quelli bravi sono da anni titolari nelle proprie squadre e magari già nel giro della Nazionale.
In questa prima parte della stagione (10 presenze tra campionato e Conference) Comuzzo è passato da promessa a certezza. Sarà un caso, ma nell’unica sconfitta subita dalla Fiorentina (contro l’Atalanta) era in panchina.
E non mi risulta che nessun tifoso abbia storto il naso vedendo in campo un ragazzo arrivato dalla Primavera. A conferma che Firenze è un ambiente ideale per lanciare i giovani, altro che rischio di bruciarli!
Tanti Comuzzo
Anzi, speriamo che il Viola Park possa presto iniziare a sfornare tanti nuovi Comuzzo da utilizzare per la prima squadra o, quanto meno, da immettere sul mercato per raggranellare i soldi necessari a comprare il talento. Quello non lo si può creare. Un Baggio, un Edmundo, un Mutu se ti nascono in casa è come vincere al Superenalotto (ovviamente occorre avere l’occhio per individuarli e non farseli scappare). I buoni giocatori, invece, si allevano e un bel centro sportivo contribuisce a farli sbocciare.
A Comuzzo non mi resta che augurare in viola una carriera da centrale, vado un tantino indietro nel tempo, come quella della straordinaria coppia Brizi-Ferrante che arrivarono in prima squadra, più o meno, alla sua età. Magari anche i loro successi… Un sogno.