Pradè lo segue da tempo, Burdisso aveva indicato la via argentina: Musso può stravolgere le gerarchie di Palladino?
La Fiorentina pensa a cambiare estremo difensore, nonostante una discreta stagione di Pietro Terracciano. Non è ancora chiaro il piano della dirigenza in merito alla questione portiere, poiché i ruoli prioritari da coprire sono il centravanti e il regista (nonché un altro centrale da aggiungere alla rosa di Palladino). Ma il nome di Juan Musso si sta facendo strada, e non da questa estate.
I numeri sono dalla sua
30 anni, arrivato al massimo delle proprie potenzialità e scavalcato nelle gerarchie solo nell'ultima stagione dall'esplosione del talento Carnesecchi. Pradè, con l'ausilio dell'ex Burdisso, lo ha monitorato a lungo, ma dopo quest'annata di panchine a Bergamo, potrebbe affondare il colpo. La stagione dell'argentino non è stata tuttavia tutta da buttare, anzi, con lui in campo Gasperini ha alzato al cielo anche l'Europa League. In Serie A sono state solo 11 le gare disputate, con 12 reti incassate e la bellezza di 6 clean sheet. Numeri che vengono confermati anche in Europa con 12 gare all'attivo, 8 gol subiti e ben 5 porte inviolate.
Come cambierebbero le gerarchie della porta
La Dea, appena tre anni fa, lo aveva pagato 20 milioni all'Udinese, squadra che lo ha lanciato sul palcoscenico italiano ed europeo. La crescita di Musso è indiscutibile, così come - tuttavia - il calo che lo ha portato all'attuale valutazione di 5 milioni (per Transfermarkt). Questo dato è influenzato dai poco più dei duemila minuti giocati nel 2023/24, veramente scarsi per un calciatore del suo calibro. A Firenze, Musso si prenderebbe le chiavi del Franchi, scavalcando in un colpo solo i quattro guantoni di Terracciano e Christensen, le cui permanenze non sono del tutto certe. Certo sarà, invece, l'investimento sul futuro di Martinelli, il cui prezioso talento non dovrà andare sprecato. Ma con uno come Musso al Viola Park, non farebbe altro che imparare.