Biraghi: "A Firenze la Fiorentina è come una religione, sappiamo cosa succederebbe se vincessimo la Conference League. Joe ci ha dato tanto, adesso dobbiamo fare qualcosa per lui"

In un'intervista rilasciata a Reuters, il capitano della Fiorentina Cristian Biraghi ha spiegato le sensazioni a poche ore dalla finale di Conference League contro l'Olympiakos. Queste le sue parole: "Se siamo sotto pressione? Non direi pressione, ma c'è sicuramente ancora più voglia di rivalsa dopo lo scorso anno. Arrivare in finale è sicuramente bello, ma perdere fa molto, molto male. Adesso sicuramente abbiamo più esperienza, sappiamo cosa abbiamo sbagliato e cosa non dovremmo più fare, giocare una finale ci ha insegnato qualcosa, sia in positivo che in negativo".
E su Barone: "Joe era per noi un punto di riferimento, una figura centrale. Insieme al nostro proprietario, Rocco Commisso. Hanno fatto cose incredibili per far crescere il club. Avevamo un rapporto speciale e intenso con Joe. Ci siamo detti le cose con franchezza ma sempre per il bene della Fiorentina. Era come un padre per tutti noi, ci ha sempre difeso e non ci ha mai lasciato a desiderare nulla. Ora dobbiamo fare qualcosa per lui".
E infine: "Sappiamo cosa significherebbe per i nostri tifosi e per la città di Firenze questo trofeo. Sono passati più di 20 anni dall'ultima volta che la Fiorentina ha vinto un trofeo e sappiamo che la città impazzirebbe di gioia perché la Fiorentina qui è una religione, quindi faremo davvero del nostro meglio per regalare grandi soddisfazioni a tutta Firenze".