Antognoni: "Io e Bove un rapporto particolare, le curiosità su Firenze e la Fiorentina che ho potuto raccontargli. Un ragazzo con valori umani molto alti"
Dinamica differente, ma stesso silenzio e stessa atmosfera. Chi c'era allo stadio quando Giancarlo Antognoni si accasciò a terra dopo lo scontro con il portiere del Genoa, Silvano Martina, ha vissuto le stesse emozioni, purtroppo, dopo aver visto inerme sul terreno di gioco, il centrocampista della Fiorentina, Edoardo Bove.
“Differente dinamica e procedura”
“Dinamica differente perché intanto la mia era da trauma - specifica Antognoni, intervistato dal Corriere dello Sport-Stadio - tempi differenti, modi differenti: per dire, il defibrillatore non era previsto. Anche se allora chi è intervenuto sul campo mi ha salvato, adesso c’è tutta un’altra procedura per l’emergenza medica a tutela dell’atleta e lo si è potuto vedere anche domenica pomeriggio nei soccorsi a Edoardo, ragazzo a me molto caro prima ancora che calciatore di livello, con cui ho un rapporto particolare per la nostra frequentazione in comune nella Under 21 azzurra”.
“Io e Edoardo parliamo di tante cose”
L'ex capitano e dirigente viola ha un “rapporto particolare” con Bove, “perché Edo è il capitano (dell'Under 21 azzurra ndr dove Antognoni è capo delegazione ndr) e parliamo insieme di tante cose, non solo calcistiche, a maggior ragione da quest’estate quando si è trasferito a Firenze e allora le sue curiosità sono diventate anche sulla città oltre che sulla Fiorentina. Davvero un ragazzo speciale come dicono tutti quelli che lo conoscono e io non posso che ribadirlo: ha valori umani molto alti ed è più maturo dei suoi ventidue anni. Mentre sulle qualità riconosciute del giocatore che è non serve che aggiunga qualcosa”.