"Era difficile arrivare al Bologna dopo Motta, ma in poco tempo Italiano ha conquistato tutti"
Questo pomeriggio il giornalista del Corriere dello Sport Claudio Beneforti, che segue da vicino le vicende del Bologna, ha avuto modo di analizzare alcuni temi della sfida di domani contro la Fiorentina di Raffaele Palaldino. Questo un estratto del suo intervento a Radio Bruno:
“Si affrontano due squadre in salute, con il Bologna che finalmente è nel suo momento migliore: i rossoblu sono riusciti a togliersi di dosso la favola dello scorso hanno, che finora ha pesato molto. Ha costretto Italiano a dover stare sul pezzo giorno e notte perchè ormai l’immagine del Bologna era quella di Orsolini sulla nave che andava in Champions League. Anche gran parte della città aveva questa idea. Dopo i primi mesi adesso la squadra ha capito i principi di gioco richiesti da italiano, molto diversi dai precedenti, e devo dire che non è stato per niente semplice: non era facile cancellare un anno e mezzo di Thiago Motta. Italiano con il tempo ed il duro lavoro è stato bravo a fare del Bologna la sua squadra”.
“Per essere ancora competitivo in Champion serviva spendere 50/60 milioni”
Ha anche aggiunto: “Per rendere il Bologna una squadra competitiva anche in Europa sono convinto che sarebbero serviti almeno 50/60 milioni, e la società non ha deciso di investire cifre del genere. Si è preferito fare un mercato come lo scorso anno, cercando di rafforzare le seconde linee. Questo ragionamento poteva andare bene per il campionato, a per la Champions non è stato abbastanza: in Europa hanno giocato quelli che giocavano in campionato, perchè i nuovi non sono riusciti a inserirsi velocemente. Se pero in Coppa le cose non sono andate bene, in campionato il Bologna è comunque nella zona a ridosso delle prime e nelle ultime settimane sta crescendo. L’obiettivo è quello di rimanere in Europa, anche se chiaramente la Champions resta un miraggio: a società e tifosi andrebbe comunque bene anche l’Europa League o addirittura la Conference League”.
“Italiano in pochi mesi si è conquistato i tifosi, al contrario di Motta che..”
Ha poi concluso parando di Vincenzo Italiano: “Dal punto di vista del gioco era difficile prendere una squadra dopo Thiago Motta, e devo dire che Italiano c’è riuscito con il tempo. Dal punto di vista del rapporto tra l’allenatore e la curva è stato tutto molto facile. Quando la curva chiamava l’italobrasiliano lui non si avvicinava mai, al massimo applaudiva da lontano. Italiano al contrario è uno di quegli allenatori che va sotto la curva con i tifosi, il suo rapporto con i tifosi è piu fondato e solido in 6 mesi rispetto al suo collega. Nonostante Motta abbia riportato il club in Champions dopo anni”.