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Non c'è dubbio. La pirotecnica vittoria contro la Roma, porta senz'altro la firma anche di Stefano Pioli. Una Fiorentina sempre pimpante, attiva, coraggiosa e a tratti veramente arrembante. Che sia stato l'arrivo di Muriel? Sicuramente l'acquisto del colombiano ha inciso e non poco sulle dinamiche offensive viola, se non altro per i 4 gol già messi a segno in 3 partite. Ma non può essere solo questo. Nel ritiro di Malta con ogni probabilità Pioli ha lavorato ad una nuova Fiorentina, più verticale e in grado di sfruttare gli spazi concessi dagli avversari nell'arco delle partite. I cosiddetti contropiedi o ripartenze, giusto per dirla in modo 'moderno'. Giocare con molte ripartenze non significa fare catenaccio. E il Napoli da anni, ne è un esempio.

Dall'inizio del 2019, la Fiorentina in quattro partite ha messo a segno 16 gol in 4 partite, realizzando una media spaventosa di quattro gol a partita. Nessun proclamo, la Roma ha mollato nel finale, ma sono tanti i meriti viola. Pioli ha saputo studiare bene le trame giallorosse, un esempio? I costanti lanci lunghi a sfruttare la posizione della linea difensiva giallorossa, spesso, sempre altissima. Il pressing della mediana giallorossa contro i 'tre tenori viola' non ha funziato e la Fiorentina ha inflitto alla squadra di Di Francesco un umiliazione pesantissima. La Fiorentina ne esce con un carico di entusiasmo veramente enorme, ma forse, anche con la chiave tattica quasi definitiva in grado di poter far spiccare il volo a questa squadra.


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