Anche senza Biraghi, l’asse sinistro della Fiorentina spinge eccome: la connessione tutta serba che ha (quasi) bucato i campioni d’Italia
Solo nei primi 15 minuti del ‘Maradona’, la Fiorentina ha fatto capolino alla porta dei campioni d’Italia per ben due volte. E sempre nello stesso modo. Questo grazie alla connessione, tutta serba, fra Aleksa Terzic e Luka Jovic, ritrovatisi insieme dal primo minuto dopo l’ottima prova contro la Sampdoria. Approfittando del turno di riposo concesso a Biraghi, in vista della semifinale con il Basilea, il terzino sinistro di Italiano è stato uno dei più propositivi in campo, riuscendo a mettere in difficoltà anche il lato presidiato da Di Lorenzo.
Dopo pochi minuti, una sgroppata dell’ex Empoli, palla al piede, ha spaccato in due il centrocampo del Napoli, arrivando sulla trequarti avversaria per centrare la testa di Jovic che ha sparato alto di poco. Poco dopo, il numero 15 è riuscito a scendere tutta la corsia, sfoderando un traversone che il suo connazionale ha potuto girare impensierendo Gollini. Infine, sul finire della prima frazione, un’altra volata sul fondo che gli ha permesso di (non) trovare l’ex Real, anticipato all’ultimo soltanto dal buon Kim.
Insomma, anche senza i cross millimetrici del capitano viola, l’asse sinistro di Italiano spinge eccome. Seppur in modo diverso da quanto accade quando il numero 3 occupa quella porzione di campo, cioè dando più sfogo alla velocità e un po’ meno alla tecnica. E se è vero che il contributo di Sottil da quella parte è stato praticamente nullo, le migliori occasioni della Fiorentina in Campania sono arrivate dalla sinistra. Una conferma anche del fatto che la rosa, almeno da quella parte, è ben coperta. Alla fine, Jovic non sarà riuscito a castigare l’ex compagno di spogliatoio, ma i buoni segnali sono proseguiti dopo il tris di assist sferrato a Stankovic.
Due riserve, Terzic e Jovic, impiegate in quei momenti in cui i titolari devono per forza tirare il fiato. Ma anche due risorse, apparentemente in splendida forma, in vista di un finale di stagione che avrà bisogno di una spinta che a Napoli si è vista soltanto dal lato sinistro. E se il corrispettivo esterno di fascia fosse un pochino più presente...