Orlando: "Ho superato crisi di panico, depressione e oggi mi godo la mia vita da padre. Pradè ha fatto un bel mercato, ora sarei un mix tra Bove e Colpani"
Una carriera (e una vita) un po' sulle montagne russe quella di Massimo Orlando che ora si gode la carriera giornalistica della figlia, Vittoria, ma che a La Nazione ha ripercorso le tappe difficili ormai superate:
"Ho scelto Firenze appena ci ho messo piede. Mi ci spedì Roberto Baggio, era mia compagno di stanza alla Juventus: ‘Vai là, Massimo, troverai una città che saprà darti amore’. Aveva ragione lui. Lo compresi poco dopo. Nel novembre del ’90 decisi che Firenze sarebbe stata la mia città, la mia vita. Sono un buono. Lo sono sempre stato. Ingenuo e quindi, come si dice, anche un po’ scemo. Oggi posso dire di aver imparato tante cose dalla vita. Da ragazzo non ero pronto, pensavo che il mondo ti vuole sempre bene. Vivevo in una bolla fatta di complimenti, di belle parole. Amici veri, e poi quelli che ti tradiscono. Colpa loro? No, colpa mia, che allora non sapevo distinguere, pesare le persone.
Momento più buio? Potrei dire quello dell’infortunio, quando ho capito che la mia carriera era finita troppo presto. Ma invece dico il giorno della retrocessione in serie B. Quella sera ebbi una crisi di panico, andai in ospedale. Da allora è iniziato un percorso fatto di psicofarmaci, paure, errori.
La depressione è difficile da affrontare. Quando ho smesso di fare il calciatore ero un ragazzino. Nella testa di sicuro. Avrei potuto restare nel calcio. Invece ho iniziato a viaggiare e divertirmi. Ho distrutto una famiglia, mi sono perso nei casinò. E da quel giro non esci mai vincente.
Quando mi divertivo in giro per il mondo non ho fatto il padre. Un giorno ho capito che stavo buttando via l’occasione più grande della mia vita. Così mi sono fatto coraggio e abbiamo affrontato la situazione. Ci siamo seduti uno davanti all’altra: abbiamo parlato tanto, da quel giorno è cambiato tutto. Quando la vedo in tv su Sky sono molto orgoglioso, quasi emozionato, perché lei ha una passione incredibile per lo sport. Ogni giorno ci sentiamo al telefono e ci confrontiamo su tutto: calcio, tennis, pallavolo".
E poi sulla Fiorentina di oggi: “Pradè ha fatto un bel mercato. Questa squadra deve ancora crescere, ma a me piace davvero. Dove avrei giocato? O al posto di Colpani o nel ruolo di Bove. Forse un mix”.