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Felicità sportiva sotto l’albero. Finalmente, verrebbe da dire. Dopo stagioni difficili, dove Natale significava fare il conto dei punti che mancavano alla fatidica quota 40, quest’anno i tifosi, potranno godersi le feste con serenità. Firenze si è finalmente riappropriata della propria passione. Un tecnico su cui costruire un futuro, una squadra spumeggiante, che non molla mai. Gli stadi finalmente riaperti al pubblico, i gol di uno dei centravanti più forti d’Europa e la classifica.

Si perché in fondo sono sempre i risultati a determinare i giudizi di una stagione. Riaprendo il libro del passato, giusto per fare qualche paragone, la prima Fiorentina di Montella arrivò al giro di boa con 35 punti all’attivo. Mentre nella stagione 2014/15, l’ultima con l’aeroplanino in panchina, i gigliati toccarono quota 30 dopo i primi diciannove incontri. Due punti in meno, rispetto a quella di Italiano. E quella Fiorentina al termine del campionato, centrò nuovamente il quarto posto. Che oggi significherebbe Champions League.

Per tornare esattamente ai 32 punti attuali dopo il giro di boa, si  deve risalire alla stagione 2008/2009, con Prandelli in panchina. Curioso anche il fatto che quella Fiorentina dopo i primi 19 incontri, occupava la stessa posizione in classifica di quella attuale. Anche in quel caso i gigliati al termine della stagione, centrarono il quarto posto. I presupposti, per continuare sulla retta via, ci sono tutti. Per la felicità dei tifosi viola che per quest’anno, potranno godersi di più le feste. Con più regali, che carbone.


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