​​

Riccardo Sottil non è certamente stato fra i protagonisti dell’ultima stagione della Fiorentina. Le pochissime presenze, condizionate dal prolungato stop alla schiena, hanno pregiudicato un’annata che in verità era partita anche con il piede giusto. Già dalle primissime uscite, infatti, il figlio del tecnico dell’Udinese sembrava potersi ritagliare un posto da titolare nello scacchiere di Italiano.

Invece, l’ernia al disco lo ha tenuto fuori dai giochi per troppi mesi. Per pensare di poter rientrare ed incidere subito. Del suo 2022/23 si ricorderanno allora solo la grande prestazione contro il Twente e il gol scaccia-paura, sempre in Conference, al Lech Poznan. Per il resto, tante assenze (giustificate, purtroppo) e rarissime apparizioni nei minuti finali.

In generale, dunque, il contributo dell’esterno offensivo non è stato tanto dissimile al suo cognome: sottile. Quasi evanescente, a volte, tanto da chiedersi quale sia il vero motivo per il quale Riccardo non è ancora riuscito a sfondare. Solo fastidi fisici o c’è altro dietro alla mancata esplosione del talento classe ’99?

Non troppo distante dalla situazione Ikoné, anche per Sottil si tratta di capire quale sia il suo ruolo all’interno di questa rosa. Con la grande differenza, però, relativa al fatto che il francese è stato un investimento importante del club di Commisso, mentre Ricky si trovava già qui prima dell’arrivo della proprietà americana. E con l’acquisto di due giocatori offensivi, come Sabiri e Infantino, non è detto che le strade della Fiorentina e del numero 33 possano anche dividersi.

Un gran peccato per un ragazzo che sta ancora cercando il modo di esprimersi a pieno...

Il sogno di Amatucci, i progetti della Fiorentina. E c’è chi accoglierebbe a braccia aperte il giovane metronomo
Per il centrocampista viola Lorenzo Amatucci è arrivato il primo passo davvero difficile nella giovanissima carriera: l...

💬 Commenti (18)