La situazione legata al Padovani preoccupa: "Durante le partite della Fiorentina negato l'accesso alla struttura. Serve una svolta"
La situazione attorno allo stadio Franchi non preoccupa soltanto per quello che riguarda lo stato dei lavori all’interno del cantiere, ma per le tante problematiche relative agli spazi esterni. Quest’oggi infatti sono arrivate le dichiarazioni di Cecilia Del Re, capogruppo di Firenze Democratica nel Comune di Firenze, e Serena Berti, capogruppo di Firenze Democratica al Quartiere 2, sulla strana gestione che al momento viene riservata allo Stadio Padovani, e a chi ne usufruisce. Queste le considerazioni emerse:
“Nello scorso mandato, dopo aver girato gli stadi di tutta la Toscana (e non solo) per la ricerca di uno stadio dove giocare le partite della Fiorentina durante i lavori, fu approvata poi una delibera per investire 10 milioni di euro sul Padovani, l’impianto dove gioca il rugby Firenze, perché, a detta dell’amministrazione, si voleva (improvvisamente) puntare su questo sport e occorreva dunque avere uno stadio più capiente per ospitare le partite del rugby. Nella delibera, mai si citava la possibilità che il Padovani potesse essere utilizzato come stadio provvisorio per le partite della Fiorentina nella fase dei lavori al Franchi, e ciò per evidenti vincoli legati alla corte dei conti e all’ingente dispendio di risorse pubbliche a favore di una società sportiva privata per la realizzazione di un impianto provvisorio con un ulteriore aumento di spalti. La ristrutturazione del Padovani non appariva, però, neppure in alcun documento programmatico del Comune: questi 10 milioni sono stati investiti senza in realtà nessun preventivo atto di indirizzo votato dal consiglio comunale”.
Ha anche aggiunto: “La società del rugby, seppur con qualche timore, ha accolto di buon grado questa attenzione dell’amministrazione, che però evidentemente non si è mantenuta costante: in occasione infatti della prima partita contro il Puskas, la società del rugby si è vista impedire l’accesso al campo e anche ai locali di somministrazione e ciò senza che nessuno li avesse preventivamente avvisati (con campo e tavoli del ristorante già prenotati). Allo stesso modo, questa situazione si è ripresentata ieri per la prima partita di campionato, e così – è stato poi riferito – sarà per tutte le partite che la Fiorentina giocherà in questo anno. Un atteggiamento assai poco rispettoso verso una società sportiva, quella del rugby, e i gestori del rugby-pub, che nell’affaire Fiorentina viene, dunque, usata a piacimento per risolvere problemi legati ai lavori del Franchi e ai difficili rapporti con la società viola.Questa fase dei lavori allo stadio Franchi inizia, dunque, a dir poco male: a far acqua da tutte le parti, non sono solo i bagni della curva Ferrovia ma anche l’organizzazione e la comunicazione che necessariamente non potrà mancare tra il comune e tutti i soggetti coinvolti nella fase dei lavori. Lavori che ancora non è dato sapere se e quando partiranno per lo stadio Padovani: ancor qui, infatti, nessuna notizia è stata ancora condivisa. Nessuno ancora sa quale sarà il destino del Padovani, così come quello del Franchi e dell’area esterna di Campo Marte”.
Ha infine concluso: “Una situazione di incertezza che non fa bene a nessuno, né ai cittadini di questa area, né alle società sportive coinvolte e ai loro tifosi. Occorre istituire un info-point, anche presso la sede del Quartiere o comunque in zona Campo Marte, per poter avere informazioni sull’avanzamento dei lavori e anche su quale sarà il destino dell’area di Campo di Marte dal momento che il progetto per il parco non sarà più, evidentemente, come quello vincitore del concorso (con le due vele ipogee) per le modifiche successivamente intervenute. Aspettiamo notizie, ma soprattutto chiediamo maggiore condivisione dei cambiamenti che i lavori in corso allo stadio Franchi porteranno in tutta la zona di campo di Marte”.