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Leonardo Semplici è in attesa di tornare in pista. Dopo aver allenato Spal e Cagliari, il tecnico fiorentino aspetta la chiamata giusta per poter riprendere il suo percorso da allenatore. Intanto però non è fermo, gira, si guarda partite (comprese quelle della Fiorentina) e si diletta, quando può, anche a tenere lezioni per tecnici dei dilettanti e dei settori giovanili.

Fiorentinanews.com lo ha avvicinato per parlare del momento che sta vivendo la squadra viola che arriva da una sconfitta dolorosa patita all'Olimpico.

Otto punti in meno rispetto all'anno scorso, undici punti di distanza dalla zona Europa. Che cosa ha determinato questo calo di rendimento così evidente per la Fiorentina?
"Vista dall'esterno, e non dal dentro, si vede una squadra che ha delle difficoltà e che non riesce a mettere in campo la mentalità dell'allenatore nell'interpretazione delle gare. L'anno scorso c'era Vlahovic che faceva la differenza nell'aspetto del gol. Questa è la mancanza principale. Poi hai perso due giocatori importanti come Torreira e Odriozola che riuscivano a far sì che potesse essere sviluppato un certo tipo di calcio. Sicuramente c'era anche una voglia di rivalsa da parte di alcuni calciatori, che avevano motivazioni importanti e che non sono riusciti a ripetersi. Mi auguro e penso che la Fiorentina possa ritornare per lo meno a confermare le aspettative della piazza, della società e dell'allenatore".

Collegandosi al discorso che faceva, pensa che ci sia stato anche un appagamento in qualche giocatore?
"Non l'ho visto, sicuramente i calciatori danno il massimo. Ma il rendimento di qualcuno senza dubbio è stato inferiore rispetto all'anno scorso. Quattro-cinque elementi che erano stati determinanti sono sotto a quei livelli; forse, incosciamente, pensavano che sarebbe stato più facile confermarsi".

E Italiano? Si può dire che è diventato più leggibile da parte degli altri tecnici?
"Ogni allenatore deve fare il proprio percorso e tutte le annate non sono uguali. Sicuramente c'è uno studio da parte di tutti gli allenatori e qualcuno potrebbe aver trovato degli accorgimenti per mettere in difficoltà la Fiorentina. Ma c'è un insieme di cose che va valutato in maniera più ampia".

Vista la situazione, ritiene che la Fiorentina abbia già perso ogni velleità in campionato e debba puntare tutto sulle due coppe?
"Mi auguro di no, in campionato non è ancora finito il girone d'andata. Il modo per recuperare ci potrebbe essere. Questa squadra è tornata a fare tre competizioni dopo diverso tempo. Anche questo ha inciso nel rendimento. Senza contare che ci sono stati degli infortuni che hanno penalizzato il gruppo di Italiano".

Riesce a vederla una Fiorentina senza Gonzalez?
"Secondo me è un giocatore che se sta bene è importante per questa formazione. Se dovesse partire mi auguro che la società abbia già in mano un giocatore che possa sostituirlo nel migliore dei modi. Il suo valore però non è in discussione".

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