Beltran meno adatto di Nzola per Italiano: perché non adattare la Fiorentina all’argentino?
C'è un solo centravanti che ha trovato con continuità la via del gol sotto la gestione di Italiano: ed è proprio l'avversario di stasera, Dusan Vlahovic. Il serbo aveva caratteristiche ideali per il tecnico viola, forte fisicamente e con i piedi, di qualità indubbiamente superiore a chiunque gli sia succeduto. Dopo i fallimenti di Piatek, Cabral e Jovic, la Fiorentina ci ha riprovato con Beltran e Nzola: l'angolano in particolare è l'elemento di stazza che dovrebbe garantire fisicità e smistamento del pallone, oltre a quella cosina che a volte sembra quasi superflua, i gol.
Niente di più diverso da Beltran, che oltre alle marcature, offre più rapidità e doti tecniche, interpretando il ruolo decisamente più alla Pepito Rossi che alla Vlahovic. Fin qui Italiano ha preferito spesso Nzola, conoscendolo già dalle esperienze di Trapani e Spezia, quasi a confermare l'identikit a lui più congeniale per il ruolo di centravanti. Al tempo stesso però, le sensazioni trasmesse dall'argentino sono quelle del calciatore di maggior talento, quello che forse davvero potrebbe regalare un salto di qualità alla Fiorentina: preferire la normalità dell'usato sicuro alle sue potenzialità rischia di diventare un freno. Per questo forse, più che adattare Beltran alla Serie A sarebbe sensato modulare la squadra viola sulle doti dell'ex River.