Entrare allo stadio come fosse un caveau. Si va verso l'introduzione del riconoscimento facciale ai tornelli? Gravina: "Uso della tecnologia non più procrastinabile"
Mentre a Milano scoppia il caso giudiziario sugli ultras di Milan e Inter, in Lega Calcio si discute della possibilità di introdurre una novità per l'accesso dei tifosi negli stadi: il riconoscimento facciale. Dopo la tessera del tifoso, potrebbero diventare ancora più stringenti le norme previste per l'ingresso negli impianti di Serie A. Queste le parole del presidente della FIGC Gravina all'ANSA:
“Le forze devono sicuramente unirsi e mirare tutte nella stessa direzione. È evidente che il mondo del calcio non ha a disposizione gli strumenti che ha la polizia, noi dobbiamo essere grati a chi sta mettendo a disposizione tutte le tecnologie e gli strumenti che servono per rendere più fruibile il nostro evento. Noi siamo a disposizione, tutto quello che si può fare deve essere fatto. L’uso della tecnologia per identificare tutti i soggetti che entrano all’interno dello stadio non è più procrastinabile”.
Anche il presidente della Lega Calcio De Siervo si era espresso nelle scorse ore in merito: “Abbiamo visto quello che è successo in Spagna, l’Italia non può di certo ritenersi al di sopra del problema. Siamo costretti ad arrivare ad un percorso per cui all’ingresso dello stadio, passando sul tornello il biglietto verrà associato il nominativo, la posizione, al nostro volto. Queste immagini verranno custodite in un server criptato a disposizione delle forze dell’ordine, non delle squadre di calcio o della Lega. Nel caso in cui si dovessero verificare dei fatti di attenzione da parte delle forze dell’ordine, le immagini verranno recuperare e queste persone daspate”