La pioggia lava via le paure della Fiorentina, che ribalta il Panathinaikos e si regala di quarti di Conference. Ma questa squadra non sa trovare contromisure

Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina si legge l'analisi sul match del Franchi di ieri sera giocato tra Fiorentina e Panathinaikos. La rosea scrive così della partita del Franchi, con il passaggio del turno dei viola ai quarti di finale di Conference League:
“La pioggia abbondante lava via un po' tutto: le paure e le incertezze della Fiorentina, il trucco del Panathinaikos che ad Atene si era imbellettato da squadra competitiva sfruttando gli errori degli avversari ma ieri si è presentato per un'ora in tutta la sua mediocrità rivitalizzandosi solo nel finale grazie all'angoscia viola di fallire l'obiettivo. E così la Fiorentina ribalta i greci e si qualifica per i quarti di Conference League: gli sloveni del Celje, sopravvissuti a una battaglia di 120 minuti più rigori con il Lugano, sono un ostacolo che non spaventa le che fa emergere i soliti dubbi sull'effettivo valore tecnico della competizione), ma come negli ottavi molto dipenderà dall'atteggiamento e dal rendimento della squadra di Palladino”.
E ancora:"leri la Fiorentina ha aggredito partita e avversari nel modo giusto, ha segnato due gol in fretta, ha sfiorato 'più volte il terzo, ma poi ha gestito male la stanchezza e il prevedibile ritorno del Panathinaikos, a cui ha concesso spazi e occasioni che con un po' di attenzione sarebbero stati negati. Questo è uno dei limiti della Fiorentina: non trovare una contromisura quando la partita le sfugge di mano. Non sa abbassare i ritmi, non rifiata con il possesso, non si appoggia sulle punte alzando un po' il baricentro. Tanti lanci a caso e tante palle perse hanno ridato fiducia a rivali limitati che in tutta la partita hanno centrato lo specchio di De Gea solo due volte: un tiretto senza pretese di loannidis e il rigore segnato dallo stesso centravanti. Ha passato il turno la squadra più forte, che però ha rischiato sia ad Atene (il palo di Djuricic sul 3-2 avrebbe potuto cambiare la storia) sia ieri nella ripresa".