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Questo pomeriggio l'ex Ct dell'italvolley, attualmente parlamentare, Mauro Berruto è intervenuto a Radio Bruno per analizzare il lunch match di domani tra la Fiorentina ed il Torino di Paolo Vanoli. Questo un estratto delle sue considerazioni: 

“Se una squadra piange, l’altra non ride. Anche se chiaramente la Fiorentina in questo momento sta meglio del Torino, soprattutto per i punti accumulati in precedenza. Non nascondo che sono anche un po’ preoccupato. Non si fanno mai ragionamenti con il senno di poi ma senza i tre punti di Empoli, arrivati grazie ad un eurogol di Che Adams, i granata sarebbero a ridosso della zona retrocessione. Dato che non vedo, e non ho notizie, di interventi strutturali sulla squadra, che oggettivamente servirebbero, non mi sento piu di tanto sereno”.

Qualche considerazione anche sul momento della squadra granata: “La contestazione a Cairo? Mi sono espresso piu volte nei giorni scorsi, anche prima del derby contro la Juventus. Non credo che la spaccatura tra il presidente e la piazza sia ricucibile. Ormai sono 20 anni di presidenza e credo che la situazione sia ormai chiara a tutti. Quando arrivò Cairo fece subito un grande lavoro, interrompendo l’ascensore tra Serie A e Serie B e mettendo in sicurezza economica la società granata. Però adesso è chiaro che questo cronico navigare a metà classifica dopo tutto questo tempo è difficile da accettare. Siccome non vedo l’intenzione di investire per traguardi più importanti, come di fatto hanno fatto squadre come Fiorentina e Bologna, credo sia difficile aspettarsi di meglio da questa proprietà. Se si pensa anche alle uniche partecipazioni europee, che sono arrivate per caso, credo che sia fisiologico aspettarsi un cambiamento”.

Ha poi concluso commentando lo scambio Sanabria-Kouame: “E’ come se due calvi si scambiassero un pettine tra di loro? Oggettivamente questa immagine spiega molto bene cosa possa rappresentare la trattativa tra i due club. Sanabria in effetti un paio di anni fa fece anche una buona stagione a Torino, però ultimamente sta vivendo un periodo difficile. Quando all’inizio del campionato dopo 27 anni il Torino si trovò in testa al campioanto, la dea bendata ci ha riportato dove siamo stati sempre stati: l’infortunio di Zapata ha di fatto stroncato qualsiasi sogno dei tifosi. Da quel momento in poi abbiamo dimostrato molte lacune in fase offensiva, ma il club finora non ha mandato segnali di voler intervenire sul mercato in quel reparto. Non credo che lo scambio con Kouame gioverebbe a nessuna delle due squadre”.

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