L'ex sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini è intervenuto a Radio Bruno per parlare dell'apertura della Fiorentina al Comune sul fronte restyling del Franchi, questione di difficile soluzione che da tempo tiene banco a Firenze.

‘Percorso tutto da vedere, l’elemento di discussione è il controllo dell'operazione'

“Una buona apertura, ma di fatto la conferma che già aveva la Fiorentina sullo stadio. Già Barone aveva aperto al comune nel novembre scorso, dando la possibilità di trovare un accordo sulla concessione. La risposta non è mai arrivata e la situazione si è arenata. Ora il Comune di Firenze dovrà dare una risposta sui tempi, si parla di cifre molto importante, mancano circa 50 milioni che devono arrivare dal Governo per concludere il primo lotto, e poi mancano 80 milioni per il secondo lotto, che prevede numerosi temi per cui i fondi restano da definire. La questione verte su come si può inserire l’intervento del soggetto privato in un’opera pubblica. Di solito si opera tramite Project Financing, assolutamente ammesso da norme italiane e europee, migliorato nel 2023. Il sistema utilizzato dal Comune per il restyling è un appalto classico, per cui totalmente pubblico. Ciò rende più complesso l’intervento e il controllo dell’operazione. L’elemento di discussione, più complesso, sarà questo. Il percorso è tutto da vedere”. 

‘Il Comune dovrà trovare il modo di inserire il privato nel percorso’

“La convenzione dovrà essere molto lunga nel tempo, da permettere l’anticipo di tutte queste risorse da parte della Fiorentina. Servirà tempo per recuperare la cifra. Si realizza lo stadio, ma in cambio della concessione si ha il controllo per tot anni. A Firenze è stata fatta una gara pubblica, quindi è il Comune che sceglie chi realizza l’opera, si chiede l’aiuto del privato per i fondi, ma quest’ultimo resta fuori da ogni scelta. Perciò bisognerà portare avanti un lavoro complicato di accordo tra le parti, il Comune dovrà trovare le modalità per fare in modo che il privato possa inserirsi nel percorso e non è banale. Chiedere alla Fiorentina di anticipare 100 milioni senza conoscere i tempi del cantiere, dato che manca il cronoprogramma, una complicazione forte, diventa complesso ottenere le risorse. Ormai non si torna indietro, il restyling va portato a fondo, ma bisogna essere consapevoli delle tante difficoltà che ci sono. I lavori stanno andando a rilento, ho un po’ di timore ma son convinto saranno risolti. Le complessità sono tante, non avendo scelto il Project Financing. La Fiorentina sappiamo benissimo che avrebbe voluto l'abbattimento delle curve”.


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