Ricorso al Tar contro il Viola Parking. La contestazione di alcuni residenti per la deroga concessa dal Comune alla Fiorentina
Si profila un ostacolo non di poco conto nella realizzazione del parcheggio temporaneo (in attesa dell’entrata in servizio della tramvia) a servizio del Viola Park su un’area rurale confinante col centro sportivo della Fiorentina e acquistata appositamente da Commisso. Contro la delibera del Comune di Bagno a Ripoli che autorizza il Viola Parking è stato presentato un ricorso al Tar della Toscana.
Ricorso depositato
Il ricorso, depositato lo scorso 7 marzo, si oppone alla “Delibera del Comune di Bagno a Ripoli recante autorizzazione alla realizzazione e utilizzo temporaneo di un’area di sosta”. A presentarlo alcuni abitanti della zona circostante il centro sportivo, in particolare residenti in via della Villa Cedri. La data dell’udienza davanti ai giudici amministrativi non è ancora stata fissata.
La preoccupazione dei ricorrenti
I riccorrenti sono preoccupati per i flussi di traffico che un parcheggio da 490 posti porterà nella zona e in particolare su via della Villa i Cedri, sulla quale si prevede di aprire l’uscita dal Viola Parking, mentre l’ingresso sarà da via della Nave a Rovezzano.
La stesso responsabile del settore Governo del territorio del Comune di Bagno a Ripoli, nella relazione allegata alla delibera ammette: “E’ di palmare evidenza, come la stessa utilizzazione dell’area proposta, non sia coerente col disposto normativo del piano operativo. Ciò premesso, occorre verificare le condizioni per consentire l’eventuale utilizzazione temporanea dell’area in deroga alle destinazioni d’uso ammesse dallo strumento urbanistico fattispecie disciplinata dall’art. 97, comma 2 bis, della LR 65/2014”.
La legge regionale consente ai Comuni la deroga temporanea alle norme urbanistiche a questa condizione: “Allo scopo di attivare processi di rigenerazione urbana, di riqualificazione di aree urbane degradate, di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione e favorire, nel contempo, lo sviluppo di iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale”.
Il ricorso contesta che ricorrano queste condizioni nel caso del parcheggio temporaneo a servizio del centro sportivo della Fiorentina. Un elemento di dubbio sulla delibera approvata, che era emerso anche durante il dibattito in commissione urbanistica e in consiglio comunale con denunce di illegittimità.