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A Radio Bruno il giornalista Enzo Bucchioni ha parlato a tutto tondo di Fiorentina, sul fronte mercato e non solo.

Ecco le sue parole: “Tengo sempre la barra nella direzione del realismo-ottimismo. Si è capito che le idee della Fiorentina sono chiare, si sta lavorando su obiettivi interessanti e che andranno ad accrescere il livello della squadra sul piano dell’esperienza, della qualità e della personalità. L’identikit dei calciatori che servono è stato definito da tempo. Non vedo una campagna acquisti occasionale, basata sul ‘vediamo che succede’ come impostazione”.

Arthur è un obiettivo ben preciso, non so quando verrà annunciato ma la Fiorentina lo ha preso. Ha passato 3 anni in squadre che non erano le sue. Deve giocare in una squadra compatta, non può stare in 70 metri di campo, non era adatto al calcio di Klopp. È un palleggiatore e non a casa l’aveva voluto Sarri. Davanti alla difesa ha anche capacità in fase di pressing in fase di non possesso, ha grande tecnica, non scordiamo che ha 20 presenze col Brasile. Porta qualità superiore e personalità, fa salire il livello. È certamente un altro giocatore da riattivare dal punto di vista fisico, non c’è dubbio”.

“Poi ci sono portiere, difensore e attaccante. La punta credo sarà l’ultimo tassello su cui si andrà a lavorare, perchè il domino degli attaccanti ancora deve iniziare. Tra una ventina di giorni potrebbe essere più agevole anche cedere alle giuste cifre sia Cabral che Jovic, che la società non vuole svendere. La Salernitana magari capirà che Dia a certe cifre non riuscirà a venderlo, domani scadrà la clausola fissata a 25 per il senegalese e nessuno ha offerto quei soldi. Nzola è un calciatore che fa reparto da solo, Dominguez per me è un grande sì ma il Bologna chiede troppi soldi per un calciatore a scadenza”.

Italiano bisogna imparare ad interpretarlo, sapendo come lavora. È un allenatore che parla di calcio a differenza di altri, è una persona seria. Le parole su Jovic? Italiano dovrà lavorare su ciò che ha visto di nuovo e positivo dopo l’anno scorso, in cui si parlava di ‘riattivare’ il giocatore. Amrabat non vuole restare alla Fiorentina, sbaglia chi pensa che possa giocare a Firenze l’anno prossimo. Inutile ragionare del marocchino. A fine stagione sui social ha praticamente salutato l’ambiente ed ora non può ripresentarsi. Il problema è che non si è riusciti a chiudere la sua cessione prima dell’inizio del ritiro. Inserirlo nel gruppo adesso sarebbe una cosa negativa. Il suo entourage ha in ipotesi persino l’idea di comprarsi il cartellino del giocatore e gestirlo da soli”.

Infine: “La situazione dell’ingresso dei tifosi al Viola Park? Ho sempre la sensazione che non si vogliano favorire certe cose, quasi come se a qualcuno desse fastidio che si sia fatta una cosa così bella. Che la Fiorentina dovesse andare in ritiro lì, si sapeva da tempo. L’organismo che deve fornire tutte le autorizzazioni avrebbe dovuto indicare come procedere alla Fiorentina, c’è un paese che deve funzionare e c’è bisogno di sapere cosa fare. È stata fatta grande confusione, c’è stata poca chiarezza anche a causa della politica. Se poi penso che il Sindaco di Bagno a Ripoli e quello della città metropolitano sono di due partiti diversi…”.

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