L'entusiasmo ritrovato intorno alla Fiorentina, tra i gol di Jovic e i segnali lanciati da Ikonè e non solo. Il bilancio della prima settimana di ritiro a Moena
Premessa scontata quanto doverosa: Real Vicenza, Brianza Olginatese e Sanvitese non possono essere avversarie provanti per esprimere un giudizio definitivo sulla Fiorentina. Anzi, per la verità nessuna amichevole di inizio stagione dovrebbe esserlo, perché le fatiche della preparazione condizionano inevitabilmente le prestazioni. Ciò che si può fare, però, è un bilancio della prima settimana di ritiro della squadra di Vincenzo Italiano, considerando tutti i fattori e rimanendo oggettivi, senza lasciarsi andare a facili entusiasmi.
La prima fase dell'ennesima spedizione moenese della Fiorentina ci ha consegnato prima di tutto una grande consapevolezza: il clima intorno alla squadra è straordinario. I tifosi, dopo i colpi di mercato operati dalla società, hanno smaltito la delusione della vicenda Torreira e ritrovato un entusiasmo che si avverte chiaramente sia sulle Dolomiti sia spulciando i social. Persino una situazione come quella di Milenkovic, potenzialmente pericolosa, si è invece finora rivelata innocua grazie all'atmosfera che si respira intorno al centro sportivo "Benatti" e, bisogna dirlo, anche per merito del comportamento esemplare del giocatore.
Poi ci sono i giudizi tecnici. L'uomo più atteso, Luka Jovic, non ha deluso le aspettative: oltre a segnare sei gol in novanta minuti, il serbo ha dimostrato di sapersi muovere in area di rigore e ci aspettiamo che possa crescere ancora quando raggiungerà il massimo della forma. Segnali importanti sono arrivati anche da Ikoné, apparso più sciolto nel dribbling e soprattutto freddo sotto porta, ciò che gli era mancato nei primi sei mesi a Firenze. Sotto questo aspetto è piaciuto molto anche Nico Gonzalez, e l'auspicio è che finalmente dagli esterni possano arrivare quei gol tanto richiesti da Italiano.
In fatto di nuovi acquisti, Gollini e Mandragora hanno colpito prima di tutto nelle dichiarazioni. Idee chiare, obiettivi concreti, consapevolezza dei propri pregi e difetti. Se per giudicare il portiere dovremo aspettare test più provanti, il centrocampista ha invece già mostrato buone cose in mezzo al campo. Italiano lo vede nello stesso ruolo di Amrabat, e noi ci aspettiamo una gran bella sfida da cui la Fiorentina potrà solo trarre vantaggio.
Le note liete poi sono state anche altre, dalla sorpresa Terzic alle ottime prove dei giovani Bianco e Niccolò Pierozzi. Intanto però, con la divertente e calorosa presentazione della squadra ieri sera, è calato il sipario sulla prima settimana di Moena. Oggi i giocatori godranno di un giorno libero, domani invece riprenderanno gli allenamenti. Il bilancio parziale è positivo, ora serviranno conferme e segnali forti man mano che l'asticella si alzerà: tra circa un mese cominceranno campionato e Conference League, e lì davvero non si potrà sbagliare.