La firma del Corriere dello Sport-Stadio Alberto Polverosi ha parlato a Lady Radio toccando vari nervi tesi di casa Fiorentina, dopo la sconfitta di Lecce ma non soltanto.

‘La Fiorentina non gioca da fine novembre’

"Manca un’analisi vera e approfondita dell’allenatore, ma non solo per quanto riguarda Lecce, benchè non condivida niente di ciò che Italiano ha detto post gara. Il tecnico viola ha parlato di ‘partita girata male’ e non è così, nel primo tempo il Lecce avrebbe potuto segnare tre reti. Serve un’analisi globale del periodo, Italiano deve spiegare com’è successo che a fine novembre la Fiorentina abbia smesso di giocare. Noi dobbiamo far fede ai risultati e i tre 1-0 della squadra nascondevano la flessione del gioco. Finiti i risultati, il gioco è rimasto quello, se non è peggiorato. Cos’è successo alla Fiorentina? Quella squadra brillante e giocosa che tutti celebravamo?"

‘Italiano ha messo in campo tre centravanti assieme, non è nel suo stile’

"Il riferimento inevitabilmente diventerà Belotti adesso, per ripartire. Nella ripresa a Lecce abbiamo visto tre centravanti in campo insieme, mi chiedo con quante prove, non è nel suo stile. Italiano ha messo tutti gli attaccanti dentro e non riesco a seguire le sue scelte in questo periodo. Può darsi che sia in confusione ma ora bisogna che esca. Ikone ha giocato una serie di partite da titolare e mi chiedo cosa Italiano veda in questo calciatore".

‘L’acquisto di Belotti un segnale della società?'

"È il momento più difficile per Italiano da quando è alla Fiorentina e non torna neppure il rapporto tecnico tra lui e la società. La Fiorentina sta giocando con due ali e un centravanti da due anni, e ora ci si ritrova con 3 centravanti e due ali e ‘mezzo’. I numeri non tornano, a meno che la società non abbia voluto mandare un messaggio a Italiano, facendogli capire che Nzola, da lui voluto, è stato un fallimento. Ecco il centravanti, e niente ala. Hanno trattato una dozzina di ali, ce ne sarà stata una al giusto prezzo? È difficile capire cosa stia facendo la Fiorentina in questo periodo. Sul mercato c'era l'obbligo di fare qualcosa sul mercato, con la Champions a portata di mano. Per la proprietà la crescita della Fiorentina è nel mattone, non nella squadra, ma questo l'ho già detto ampiamente".

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