Adli accende la luce viola ma guai ad abbandonarlo. Il pittore-leader di Palladino da preservare... anche col mercato
Sempre a testa alta, senza paura di rischiare anche in zone di campo complesse e in cui servono nervi freddi e qualità tecnica sopra la media: Yacine Adli ha preso in mano la Fiorentina dopo un mese di assestamento. Oggi pare già ampiamente indirizzato il riscatto del calciatore francese, che verrebbe a costare alla Fiorentina circa 13 milioni di euro. Un perno della Fiorentina di Palladino, un calciatore chiave per numeri e prestazioni, ma che deve essere messo nella migliore condizione per poter incidere il più a lungo all’interno della gara.
Serve supporto dopo la perdita forzata di Bove
Ormai è corretto parlare di una Fiorentina con Bove e di una senza, in considerazione dell’equilibrio e dell’efficacia raggiunta dalla formazione viola con l’assetto che prevedeva il 2002 ex Roma da uomo ovunque. A risentire dell’assenza di Bove sono in prima linea inevitabilmente Danilo Cataldi e appunto Yacine Adli, che non hanno certo nel dinamismo la loro dote principale. Adli ha già segnato 3 gol in stagione, a cui ha aggiunto anche 4 preziosissimi assist. Il centrocampista ex Milan è una risorsa centrale sui palloni da fermo, dal momento che calcia molto bene anche le palle inattive. Il ‘Pittore’, come soprannominato per la vocazione artistica dentro e fuori dal campo, ha però bisogno di protezione e aiuto.
Un leader tecnico e carismatico
Urgono soluzioni, tattiche e numeriche, per riuscire a mettere a proprio agio un calciatore che ha tutte le carte per fare la differenza nella Fiorentina a seconda del contesto delle gare che si presenteranno. Adli è importante tecnicamente ma anche sul piano del temperamento in campo, e non è mai banale nelle sue uscite pubbliche: “È un punto importantissimo perchè siamo andati sotto due volte, ma dobbiamo puntare a vincere le partite non festeggiare i pareggi”, ha detto il classe 2000 di origini algerine, nel dopo gara del 2-2 con la Juventus. Parole da leader, dichiarazioni sempre spinte al miglioramento e al non volersi fermare, nella consapevolezza delle doti della squadra ma allo stesso tempo conscio di quanto ancora tutto l'organico viola possa crescere.