Asta deserta per il restyling del Franchi: il Comune, che se lo aspettava, presenterà ricorso contro lo Stato. Tutti i dettagli
Lavori allo Stadio Franchi: nessuna offerta è stata presentata. Il Comune di Firenze attiverà una nuova procedura per rispettare i tempi attraverso un ricorso contro lo Stato per i fondi dei Piani Urbani Integrati. Oggi alle 13 è infatti scaduto il termine per la presentazione delle offerte nell’ambito della procedura ristretta per appalto integrato per progettazione esecutiva e realizzazione lavori allo Stadio Artemio Franchi di Firenze.
E non sono state presentate offerte. La gara deserta era una delle opzioni che il Comune aveva considerato e alla quale l’amministrazione era preparata. Quindi si va avanti con una diversa procedura senza perdere tempo. La nuova road-map prevede appalto di lavori su progetto esecutivo.
Cosa cambia? Con la procedura ristretta i progettisti della ditta vincitrice avrebbero dovuto fare in tre mesi dalla aggiudicazione (prevista il 30 luglio) il progetto esecutivo, e quindi entro il 30 ottobre, per iniziare i lavori a fine dicembre. Con la nuova procedura il Comune incaricherà Arup di redigere la progettazione esecutiva in meno tempo per poi effettuare una nuova gara sulla base del progetto esecutivo, da chiudere entro il 15 novembre e fissare l’inizio lavori a fine dicembre.
Nel frattempo si procede con il progetto per lo stadio provvisorio all’attuale impianto Padovani: l’intervento sarà inserito in bilancio con gli equilibri a luglio e quindi si procederà con appalto integrato su progetto di fattibilità, con prefattibilità a ottobre.
Cosa può aver influito sull’assenza di offerte? La vicenda non chiara del definanziamento sulla quota Pnrr del progetto ha indotto incertezze sulle modalità di realizzazione dell’opera. Il Comune di Firenze presenterà ricorso al TAR contro lo Stato, con richiesta dei danni oltre al ripristino del finanziamento che era stato accordato formalmente nell’ambito dei Piani Urbani Integrati e sul cui definanziamento né la Commissione Europea né il governo hanno fornito motivazioni formali e indicazioni circostanziate, e non c’è stata risposta alla procedura di accesso agli atti attivata dal Comune.