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Nella sua analisi per Repubblica, Benedetto Ferrara parla del momento viola a poche ore dalla sfida con l'Empoli: "... Ma per fortuna trovare qualche emozione in un sistema calcio che vorrebbe anestetizzarci con frasi fatte e visure di bilanci è sempre possibile. Intanto ci pensano i tifosi, quelli che hanno incontrato i giocatori per ricordargli che la voglia di stare dalla loro parte è sempre viva e quel quarto d’ora del finale di Reggio è il luogo mentale giusto da cui ripartire. «Sono con noi», dice Stefano Pioli, uno che sa bene quanto conti spazzare via le paure prima di partite come queste, quelle che sulla carta ti mettono davanti solo una possibilità per uscire felice anche se il tuo avversario è libero nella testa e galvanizzato da un momento sì... Tempi duri per il colore viola, tanti pareggi e poco altro per una classifica che comunque non è così distante dai sogni dei dirigenti e dei proprietari. Quindi per loro tutto più o meno bene, e il più o meno è legato al fatto che magari vincere ogni tanto fa piacere un po' a tutti: il tifoso può gioire e la squadra pure, conquistando un po’ di serenità. È chiaro che il gol ritrovato da Simeone a Reggio, per quanto non certo figlio di una prodezza, ci sta che abbia rimesso in moto il ragazzo argentino. D'altra parte quando Pioli lo ha lasciato fuori lui ha ritrovato il campo nel secondo tempo. Il che significa che le alternative al momento non ci sono. Ci sta che arrivino dal mercato di gennaio. Il tifoso ci spera, e ha le sue ragioni per farlo. Sicuramente la Fiorentina qualcosa farà, soprattutto in prestito. Ma nel frattempo ci sono quattro partite da giocare e la prima è questa sfida chiamata derby (termine discutibile, in questo caso) che ha acquistato più valore di quello che forse merita...".


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