Così è se mi pare – Vola solo chi osa farlo. Colmare le carenze sul mercato potrebbe non essere una spesa ma un investimento
Nel corso di questo campionato la Fiorentina ha perso più volte l’occasione per spiccare il volo.
Il pareggio subito al 70' a Frosinone; la sconfitta casalinga con l’Empoli; la sconfitta con la Lazio (gol di Immobile subito al 95'); le sconfitte di misura con Juve e Milan; il pareggio, domenica scorsa, con la Roma. Tutte circostanze in cui l’andamento della partita non ha coinciso con il risultato finale, penalizzante per i viola.
Sfortuna o incapacità di gestire situazioni vantaggiose?
Se capita ogni tanto, si può invocare la cattiva sorte. Se, invece, la “sfortuna” si ripresenta con puntualità, allora significa che… non è sfortuna ma incapacità di gestire situazioni potenzialmente vantaggiose.
La classifica è stato un ottovolante tra terzo e ottavo posto. Al momento i viola sono settimi ma a un solo punto dal quarto posto, ovvero la zona dorata della Champions. Tutto potrebbe ancora accadere. Se si dà per ormai in fuga la coppia Inter-Juve, per gli altri posti è gara aperta fra un nugolo di squadre.
Colmare le carenze? Un investimento e non una spesa
Cosa manca alla Fiorentina è abbastanza chiaro a questo punto del campionato. Colmare qualche carenza attraverso il mercato di gennaio, anche se difficile e costoso, potrebbe non essere una spesa ma un investimento.
Però bisogna davvero avere l’intenzione e il coraggio di spiccare il volo perché, come dice il gatto Zorba alla Gabbianella (creazioni dello scrittore Sepulveda), “Vola solo chi osa farlo”.