Nardella: "Una volta che in Italia c'è un'amministrazione che può finire un'opera pubblica come il Franchi, le si tolgono i soldi. Abbiamo sostenuto il progetto di Commisso, poi..."
A RTV38 ha parlato il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenendo sul tema Franchi e il restyling. Queste le sue dichiarazioni: "La mia posizione sullo stadio non è mai cambiata. Firenze ha la stessa dignità di ogni altra città italiana. Noi abbiamo ricevuto per legge dei fondi per fare opere pubbliche. Viviamo in un paese dove queste non vengono portate in fondo e una volta che c’è un'amministrazione che può farlo, le si tolgono i fondi. I soldi devono essere restituiti. A Venezia sono stati, per fortuna, resi, credo dunque ci siano tutti i presupposti affinché li rendano anche a Firenze.
Intanto non ci siamo fermati: abbiamo 130 milioni di euro già assegnati con il progetto esecutivo che va avanti. Continuiamo a procedere con la progettazione e dell’altro lavoriamo con il Governo per trovare una soluzione che ci consenta di trovare i fondi per completare il progetto. Il Franchi è stato vincolato dal Governo non dal Comune di Firenze. Inizialmente abbiamo sostenuto il progetto di Commisso. Se il Franchi è stato nominato monumento di interesse nazionale, allora è giusto che intervengano da Roma.
Mi batterò per difendere i diritti di Firenze, dei fiorentini e degli abitanti di Campo di Marte. La decisione presa dall’Europa è un’ingiustizia. Le dichiarazioni di Barone? Di parole ne sentiamo ogni giorno, i cittadini sono stanchi. Ho dato massimo appoggio a Commisso e condividiamo ogni novità con la società viola. Conta quello che ci siamo detti negli incontri”.
