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Nell'intervista rilasciata ieri, il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha ribadito il concetto di essere pronto ad investire sul Franchi per rimediare il 'rimediabile', a patto che, aprendo il portafogli poi possa ottenere quello che lui chiama il ‘controllo totale’. 

All'appello, per completare tutti i lavori previsti, mancano circa un centinaio di milioni di euro. Difficilissimo che il patron viola sia disposto a tirar fuori di tasca sua l'intera cifra. Più probabile invece che sia disponibile a versare la metà di questa somma. Ma come? Con che modalità?

Secondo lotto dei lavori

La gara per i lavori al Campo di Marte è suddivisa in due lotti. Il primo è in corso con lavori già assegnate alle ditte. Per il secondo lotto, si legge stamani su La Nazione, ovvero copertura di tutti i settori dello stadio, ad eccezione della Fiesole (prevista nel primo lotto), e allestimento dell'area commerciale con zone hospitality e sky box esisterebbe la possiblità per il Comune di affidare alle stesse ditte i lavori senza passare dal bando. Una possibilità però, non un obbligo. Ecco che allora quei lavori, nell'ottica di un'operazione pubblico-privato e con un project financing, potrebbero finire in carico alla Fiorentina di Commisso per il total control dei cantieri. Al club viola potrebbe essere garantita una concessione dell'impianto per 49 anni.

Prestito finanziario

Ma resta in piedi anche l'ipotesi del prestito finanziario dello stesso Commisso con una contropartita di agevolazioni da concordare. 

Commisso: "Disposto a mettere soldi sullo stadio, ma voglio il controllo totale. Con Funaro stiamo cercando soluzioni per un impianto moderno e funzionale"
Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, nell'intervista rilasciata a La Nazione, ha toccato il tema stadio.&nbsp...

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