Adli sembra Zubin Mehta anche se non impugna la bacchetta, Comuzzo non lascia neanche le briciole ad Abraham. De Gea un albatros, le sue manone sulla vittoria
Finalmente la Fiorentina fa squillare la Martinella viola e dice al campionato che non è tempo di resa.
Le manone di De Gea
La scintillante vittoria sul Milan ha le manone di De Gea, la testa (e anche il piede) di Adli, l’essenzialità di Gudmundsson ma, soprattutto, la tenacia di squadra, caratteristica finora inespressa.
Voti e giudizi
De Gea – 10 – Quando allarga le braccia pare un albatros. Para due rigori e anche altro. Beffato solo da un colpo al volo di Pulisic. Se avesse preso pure quello sarebbero scattati la lode e l’abbraccio accademico. Sarà per la prossima volta.
Comuzzo – 8 – Marca Abraham a cui non lascia neanche le briciole.
Adli – 7,5 – Il francese sale sul podio dell’orchestra viola e pare Zubin Mehta anche se non impugna una bacchetta. Testa pensante, cuore impavido, piede chirurgico. Ci voleva l’infortunio a Mandragora per vederlo titolare? Peccato si perda Pulisic nell’azione del gol, altrimenti il voto sarebbe stato più alto.
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