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Se il calciomercato riserva spesso sorprese ai tifosi, che sperano in quel colpo o nell'altro, non si dovrebbe dire lo stesso per il tridente della Fiorentina 2022/23. I rinforzi estivi, infatti, si concentreranno su altri reparti: dal portiere, al terzino destro, fino al fatidico regista. Il colpo insomma non ci sarà in attacco. O comunque, il trio Gonzalez-Cabral-Ikonè è saldo nei piani di Italiano, e della dirigenza, per il futuro (almeno prossimo) dell'attacco viola.

In questi giorni caratterizzati dai vari e classici tormentoni estivi, sono già usciti nomi per tutti i ruoli. Attacco incluso. Suarez, Pinamonti, Belotti e Cavani sono solo alcuni di quelli che gravitano intorno al centravanti della prossima Fiorentina. Scelta che verosimilmente però confermerà Arthur Cabral al centro non solo dell'attacco, ma anche dei piani della società. Il bomber ex Basilea è stato un importante investimento dell'ultima finestra di mercato, scelto -in fretta e furia- per ereditare il posto vacante di Vlahovic. 15 milioni non sono certo noccioline, indi per cui sul centravanti titolare della prossima stagione non ci dovrebbero essere grandi capovolgimenti. Cabral è atteso a Moena per prendersi i gol e la fiducia che gli sono mancati in questi primi mesi a Firenze. Insieme a lui, non come spalla bensì come alternativa, potrebbe rimanere il suo attuale compagno, quel Krystof Piatek che la dirigenza della Fiorentina vorrebbero confermare, abbassando le pretese dell'Herta Berlino. Ultimo, e in questo caso anche per importanza, Sasha Kokorin, destinato alla rescissione contrattuale dall'alto dei suoi 1,8 milioni a stagione.

Se per il ruolo di n°9 sono già comparsi i primi profili, tutto tace invece intorno agli esterni alti. Questo perché Gonzalez e Ikonè, a meno di sorprese dell'ultim'ora, saranno chiamati a prendersi, insieme al sopracitato Cabral, le chiavi dell'attacco di Italiano. L'argentino viene da una prima stagione che definire ottima sarebbe riduttivo per il potenziale che ancora può esprimere, soprattutto in termini di vena realizzativa. Il campione di Francia, invece, è stato un flop. Presto per dirlo? Probabilmente. Ma nella velocità spasmodica in cui si muove il calcio moderno, l'impatto dell'ex Lille non è stato certo dei migliori. Ma niente panico, come Cabral, anche Ikonè avrà modo di farsi conoscere meglio. A partire dal ritiro estivo, che chiarirà anche le incomprensioni tattiche che il francese ha tanto patito nel suo primo periodo in Italia. Così come Gonzalez e Ikonè sono pronti per ricoprire un ruolo fisso nel 4-3-3 italianesco, anche Saponara è sul punto di confermare il proprio contratto e, quindi, di confermarsi come utile riserva, alla luce anche delle tre competizioni. Qualche dubbio invece sul ruolo (ma non di campo) di Sottil. Il prodotto del vivaio viola ha alternato nell'ultima stagione buone prestazioni a fasi d'insofferenza, nelle quali ha scontato l'ancora giovane età. Con Callejon che ha levato le tende, però, Sottil dovrà prendersi più responsabilità, soprattutto se vorrà cercare di aumentare la concorrenza in un reparto in cui ci sono due che fanno quasi 45 milioni messi assieme. Tra gli esterni in rosa è quindi possibile aspettarsi un "quinto" che possa contribuire alla gestione degli di Coppa Italia e Conference League, magari puntando su un profilo d'esperienza (non per forza "alla Callejon").


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